Astrofilo novembre 2013 - page 46

SUPERNOVAE
ASTROFILO
l’
sione e in quelli successivi, fino all'appari-
zione della traccia più attesa, il doppietto a
20581Å, utilizzato spesso per confermare la
massiccia presenza dell'elio e quindi il le-
game con un progenitore che ne aveva
enormi quantità in superficie.
A quel punto Cao e colleghi potevano clas-
sificare la supernova in questione come di
tipo
I
b e il passo successivo sarebbe stato
quello di andare alla ricerca del progeni-
tore su immagini di archivio. L'unico data-
base in grado di mostrare singole stelle in
galassie distanti quanto NGC 5806 è quello
del telescopio spaziale Hubble, e proprio lì
i ricercatori hanno scovato, su un'immagine
presa alcuni anni prima, un astro di colore
blu la cui posizione è pressoché coincidente
con quella della iPTF13bvn, considerando
che il possibile margine di errore è di ap-
pena 80 milliarcosecondi, pari a una di-
stanza proiettata di circa 28 anni luce.
Dalla luminosità e dal colore, quell'astro ha
elevate probabilità di essere una stella par-
ticolarmente massiccia, con un diametro
che verosimilmente non è di molto supe-
riore a tre volte quello del Sole, tutte carat-
teristiche tipiche delle Wolf-Rayet.
Per avere la certezza assoluta che sia pro-
prio quello il progenitore della supernova
iPTF13bvn, il team di Cao dovrà ora proce-
dere a rifotografare NGC 5806 con l'Hubble:
se nelle nuove immagini la stella sarà scom-
parsa, il legame fra Wolf-Rayet e supernovae
di tipo
I
b sarà definitivamente provato.
N
GC 5806 in
un’immagine
presa da Hubble
nel 2005 (a); un
ingrandimento
centrato sulla re-
gione interessata
dalla SN iPTF13bvn
(b); la supernova
con il cerchio che
indica il margine
di errore della po-
sizione del proge-
nitore (c); il pro-
genitore in tre di-
verse elabora-
zioni delle imma-
gini originali di
Hubble (d, e, f).
[NASA/Y. Cao et al.]
n
1...,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45 47,48
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