MARTE
ASTROFILO
l’
sche fosse, depressioni che si
formano a seguito del crollo del
soffitto della caldera, per il
venir meno della pressione eser-
citata dal magma prima della
fuoriuscita. Mentre un classico
vulcano può arrivare a eruttare,
durante un evento particolar-
mente violento, anche 1 km
3
di
materiale (si veda ad esempio il
Mount St. Helens, nel 1980), un
supervulcano può riversare sui
territori che lo circondano una
quantità di lava e ceneri misura-
bile in migliaia di km
3
, e questo
sia sulla Terra come su Marte.
Da noi un ben noto evento di
quel tipo fu la supereruzione
che 65 milioni di anni fa originò
la Deccan Traps, uno spesso stra-
to di roccia lavica, ampio mezzo
milione di km
2
, creato dalla fuo-
A
ltri due chiari
esempi di cal-
dere supervulca-
niche, Siloe Patera
ed Euphrates Pa-
tera. Come si nota
facilmente, le due
formazioni sono
prive di due strut-
ture tipiche dei
crateri da im-
patto, i bordi e gli
ejecta, pertanto
devono essersi
formate a seguito
dello sprofonda-
mento del terreno
sovrastante per il
venir meno della
pressione eserci-
tata dal preesi-
stente magma,
fuoriuscito a
inondare la re-
gione. Sotto, un
notevole primo
piano in falsi co-
lori di Eden Pa-
tera. [NASA, ESA/
Mars Express /
Freie Universitat
Berlin/NHM]