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          42 mmscopre
        
        
          STRUMENTI
        
        
          
            
              Mentre gli astrofili rincor-
            
          
        
        
          
            
              rono telescopi con diametri
            
          
        
        
          
            
              sempre più grandi, spesso
            
          
        
        
          
            
              credendo che ciò basti ad
            
          
        
        
          
            
              avvicinarli ai professionisti,
            
          
        
        
          
            
              questi ultimi sorprendono
            
          
        
        
          
            
              tutti scoprendo pianeti
            
          
        
        
          
            
              extrasolari con diametri
            
          
        
        
          
            
              incredibilmente piccoli.
            
          
        
        
          SETTEMBRE 2012
        
        
          ASTROFILO
        
        
          
            l’
          
        
        
          “C
        
        
          
            ’è un errore nel titolo!” Alzi la
          
        
        
          
            mano chi non ha fatto questo
          
        
        
          
            pensiero (magari accompagna-
          
        
        
          
            to da un sorriso ironico) leggendo 42 mm.
          
        
        
          
            Già 42 cm farebbero notizia. No no, sono
          
        
        
          
            proprio 42 millimetri ed è il diametro del-
          
        
        
          
            l’obiettivo di un sorprendente telescopio
          
        
        
          
            denominato KELT, da Kilodegree Extremely
          
        
        
          
            Little Telescope, grazie al quale sono stati
          
        
        
          
            scoperti due pianeti giganti attorno a due
          
        
        
          
            stelle facilmente visibili col binocolo. L’ec-
          
        
        
          
            cezionale doppio exploit non è frutto del
          
        
        
          
            caso, bensì di un’accurata valutazione di ciò
          
        
        
          
            che poteva servire per registrare il transito