STRUMENTI
        
        
          ASTROFILO
        
        
          
            l’
          
        
        
          bliga ad avere a disposizione una maggiore
        
        
          potenza di calcolo. È dall’equilibrio di questi
        
        
          due fattori che dipende l’esito di una survey.
        
        
          Il team della OSU, coordinato da Joshua Pep-
        
        
          per, ha optato per un obiettivo Mamiya 645,
        
        
          con apertura di 42 mm, focale di 80 mm, f/1.9,
        
        
          in grado di inquadrare un campo di 26°x26°
        
        
          e di fornire una risoluzione di 23”/pixel.
        
        
          L’obiettivo è stato integrato con una camera
        
        
          CCD Apogee Instruments AP16E, che monta
        
        
          il sensore Kodak KAF-16801E, di 16 megapixel
        
        
          (ciascuno di 9 micron di lato). Per escludere
        
        
          dalle riprese la dominante blu tipica del cielo
        
        
          notturno, a favore delle più rosse stelle, Pep-
        
        
          per e colleghi hanno fatto ricorso a un filtro
        
        
          Kodak Wratten nr. 8 (passante rosso con picco
        
        
          di trasmissione a 490 nm), scelta che ha por-
        
        
          tato il picco di efficienza quantica dell’AP16E
        
        
          da 600 nm a quasi 700 nm, con un’ampiezza
        
        
          di banda superiore ai 300 nm. Obiettivo +
        
        
          CCD sono stati quindi fissati su una montatura
        
        
          Paramount ME, e il tutto alloggiato su uno
        
        
          stativo a colonna all’interno del Winer Obser-
        
        
          
            Q
          
        
        
          
            
              uesto edifi-
            
          
        
        
          
            
              cio, per nulla
            
          
        
        
          
            
              somigliante a un
            
          
        
        
          
            
              classico osserva-
            
          
        
        
          
            
              torio, è il Winer
            
          
        
        
          
            
              Observatory, un
            
          
        
        
          
            
              capannone semo-
            
          
        
        
          
            
              vente che con-
            
          
        
        
          
            
              tiene alcuni
            
          
        
        
          
            
              telescopi, fra i
            
          
        
        
          
            
              quali il KELT-
            
          
        
        
          
            
              North, il piccolis-
            
          
        
        
          
            
              simo strumento
            
          
        
        
          
            
              utilizzato da
            
          
        
        
          
            
              astronomi profes-
            
          
        
        
          
            
              sionisti per sco-
            
          
        
        
          
            
              prire due pianeti
            
          
        
        
          
            
              extrasolari di-
            
          
        
        
          
            
              stanti 360 e 825
            
          
        
        
          
            
              anni luce. [KELT
            
          
        
        
          
            
              Observatories]
            
          
        
        
          
            E
          
        
        
          
            
              cco il Kilodegree Extremely Little Telescope
            
          
        
        
          
            
              che ha permesso di scoprire gli esopianeti
            
          
        
        
          
            
              KELT-1b e KELT-2Ab. È chiaramente uno stru-
            
          
        
        
          
            
              mento alla portata di molti gruppi di astrofili.
            
          
        
        
          
            
              [KELT Observatories]