COSMOLOGIA
ASTROFILO
l’
tale flusso è anche riscontrabile ad altre
lunghezze d’onda. Gli aloni delle galassie
a raggi X tracciano l’emissione del gas a
milioni di gradi. L’emissione nel continuo
radio è invece spesso vista estendersi ben
al di sopra del disco delle galassie spirali e
traccia gli elettroni relativistici accelerati
dalle supernovae e che spiraleggiano nei
campi magnetici galattici. Gas atomico più
freddo è anche visibile a radio frequenze
molto al di sopra dei dischi galattici, e que-
sto può essere in realtà gas in ricaduta
verso il disco dopo il raffreddamento.
Il gas fluisce comunque da disco ad alone
anche in oggetti molto meno attivi di M82
o, almeno, risulta essere presente in aloni
di galassie che probabilmente sono state
attive in passato ma ora non più.
I modelli dell’evoluzione galattica che se-
guono nel tempo l’incremento della massa
stellare e la comparano con la quantità at-
tesa di elementi pesanti (i “metalli”) tro-
vano generalmente che questa non coin-
cide con le osservazioni. Per far quadrare
le cose è necessario ammettere che parte
dei metalli siano fuggiti dalla galassia, e
anche che nuovo gas (essenzialmente idro-
geno) si sia aggiunto. L’osservazione di
flussi in uscita in alcune galassie e la teo-
rica necessità di ricambio sono sufficienti
per stabilire un modello in cui le galassie
scambiano continuamente materiale con
l’ambiente circostante attraverso l’alone.
È però difficile riscontrare osservativa-
mente questo meccanismo, che è parte in-
tegrante di come le galassie funzionano. Il
gas è ionizzato, molto tenue, ed è anche
verosimilmente distribuito in modo piutto-
sto uniforme, caratteristiche che lo ren-
dono trasparente alla maggior parte delle
tecniche osservative. Di conseguenza, sul
ciclo del gas galattico si sa molto poco e ri-
mangono aperti diversi interrogativi. Ad
esempio: il gas iniettato nell’alone dalla
formazione stellare e dalle supernovae
fugge realmente e raggiunge lo spazio in-
tergalattico oppure alla fine ricade sulla
galassia? Quanto nuovo gas entra nel-
l’alone dall’esterno? Il nuovo gas contiene
già metalli? E così via.
Un modo attraverso il quale possono es-
sere studiati gli aloni galattici è con tecni-
che che fanno uso di lontani quasar di
background che si trovano vicini alla linea
L
'alone della
Via Lattea, qui
rappresentato
sulla base delle
osservazioni di-
sponibili, con-
tiene ossigeno
ionizzato molto
caldo trasportato
là dalle superno-
vae che esplo-
dono nel disco
galattico. [NASA]