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ASTROFILO
l’
FEBBRAIO 2012
EVOLUZIONE STELLARE
I
mmaginiamo un aeroplano in grado di
fare il giro della Terra in 1 minuto. La sua
velocità sarebbe vicina ai 2,4 milioni di
km/h. Questa è all’incirca la velocità alla
quale sta ruotando sul proprio asse la stella
VFTS 102! Non si tratta di un astro collas-
sato, come verrebbe da pensare, bensì di
una “normalissima” stella, 25 volte più mas-
siccia e 100mila volte più brillante del Sole,
quindi di una gigante blu.
Ad accorgersi del sua vertiginosa velocità
rotatoria sono stati alcuni astronomi che
sotto la guida di Philip Dufton (Queen’s
University Belfast, Irlanda del Nord) stavano
effettuando una serie di osservazioni all’in-
terno della Tarantula Nebula (NGC 2070),
una regione di intensa formazione stellare
collocata nella Grande Nube di Magellano,
a 160mila anni luce di distanza dalla Terra.
Oggetto della ricerca (condotta all’ESO
nell’ambito della VLT-FLAMES Tarantula Sur-
vey con il Fibre Large Array Multi Element
Spectrograph del Very Large Telescope)
erano appunto stelle molto massicce e bril-
lanti. Un lavoro di routine che inaspettata-
mente ha portato alla scoperta di quella che
è attualmente la stella non collassata con il
moto rotatorio più veloce che si conosca,
ben 300 volte più rapido di quello del Sole.
In base alle sue caratteristiche fisiche, VFTS
102 risulta essere molto vicina al punto di
rottura, ovvero a quel limite raggiunto il
quale la forza centrifuga prevale su quella
gravitazionale e la stella si smembra, per-
dendo nello spazio gran parte della sua
massa e conservando solo le regioni più in-
terne e dense. L'essere in prossimità di quel
limite conferisce alla stella una forma mol-
to particolare, decisamente oblunga, con un
disco appiattito di materia che in prossimità
dell'equatore raggiunge la sua massima
estensione. Poiché l’altissima velocità ro-
tatoria di questa stella è un’anomalia, è evi-
dente che non può essere nata così, ma
deve aver acquisito momento angolare
(energia rotazionale) in un secondo tempo.
Dufton e colleghi ritengono che VFTS 102
possa aver accelerato il proprio moto di ro-
tazione inglobando materia da una stella
compagna, ma attualmente non vi sono
stelle legate gravitazionalmente ad essa.
C’è però un’altra peculiarità che ha per-
messo di risolvere la questione. VFTS 102 di
anomalo non ha solo il moto di rotazione
sull’asse, bensì anche quello di traslazione
nello spazio. Se compariamo infatti que-
st’ultimo a quello delle stelle che popolano
la stessa zona della Tarantula Nebula tro-
viamo che VFTS 102 è più lenta di circa 40
km/s rispetto alla media di 228 km/s.
Essendo quelle stelle sostanzialmente tut-
te sorelle, dovrebbero muoversi a velocità
molto simili fra loro, a meno che qualcosa
non intervenga ad alterarne il moto. L’indi-
viduazione non lontano da VFTS 102 di una
pulsar associata a quello che sembra un re-
siduo di supernova ha fornito la chiave per
interpretare i due moti anomali. All’inizio
c’era una coppia di stelle giganti assai vicine
fra loro e quindi legate gravitazionalmente,
la più massiccia delle quali trasferiva mate-
ria sulla compagna, che per bilanciare l’au-
E
cco come po-
trebbe presen-
tarsi la stella
VFTS 102 ad un
osservatore posto
su un suo ipote-
tico pianeta: un
globo fortemente
allungato che a
latitudini equato-
riali si estende
fino a formare un
ampio disco. La
velocità di rota-
zione è così alta
da essere vicina
al punto di rot-
tura della stella.
[NASA/ESA and
G. Bacon (STScI)]