l'Astrofilo gennaio 2014 - page 28

ASTRONAUTICA
ASTROFILO
l’
rende un appuntamento impor-
tante per tutti gli addetti ai lavori,
soprattutto se si considera che per
trovare un rover in movimento
sulla Luna bisogna tornare indie-
tro di oltre 40 anni, per l'esattezza
al periodo gennaio-maggio del
1973, quando il Lunokhod 2 sovie-
tico visitò il cratere Le Monnier.
Per quanto anche il lander di Chan-
g'e-3 condurrà una serie di analisi
dell'ambiente che lo circonda, è
dal rover che scienziati e tecnici si
aspettano i risultati più interes-
sati, visto che le soluzioni tecnolo-
giche adottate nella sua realiz-
zazione superano ampiamente
tutte quelle finora impiegate nel-
l'esplorazione del suolo lunare.
Ciò permetterà di raccogliere mol-
te più informazioni a parità di
tempo operativo di quanto non
avvenuto in precedenza. La diffe-
renza più macroscopica rispetto ai
rover lunari del passato è il si-
stema di navigazione autonoma
S
inus Iridum è il
luogo dove sa-
rebbe dovuto ini-
zialmente alluna-
re Chang’e-3, ma
il 14 dicembre
scorso il lander si
è posato un paio
di centinaia di
chilometri più ad
est, in pieno Mare
Imbrium, nel pun-
to indicato dalla
freccia nella map-
pa in alto. Nella
foto qui a fianco,
una piccola frec-
cia indica invece
l’area in cui oltre
40 anni fa sbarcò
il Lunokhod 1,
il primo rover
controllato a di-
stanza su un altro
mondo. [CCTV,
NASA/LROC]
di cui il rover di
Chang'e-3 è dotato,
sistema che gli per-
mette di valutare sen-
za l'intervento uma-
no la pericolosità del
percorso e la presen-
za di ostacoli, e quin-
di di mantenersi da
solo sulla via più si-
cura per la sua inte-
grità. Il nuovo siste-
ma eviterà quel ri-
tardo fra input e fe-
edback che in pas-
sato ha caratterizza-
to missioni simili, a
causa del fatto che i
comandi dovevano
necessariamente es-
sere impartiti dalla
Terra, generando un
ritardo che seppur
breve (pochi secon-
di) ha sempre com-
portato rischi, tanto
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