CORPI MINORI
ASTROFILO
l’
ziato a scoprire oggetti simili associati ad
altri pianeti, inclusi quelli del sistema solare
interno, la loro esistenza ha assunto via via
una diversa connotazione. In aggiunta agli
attuali 3000 e passa asteroidi vincolati nei
punti lagrangiani gioviani, sappiamo infatti
che esiste anche un quasi-satellite tempora-
neo di Venere, tre piccoli asteroidi legati
alla Terra (un horseshoe, un quasi-satellite
e un troiano temporanei), quattro troiani
stabili sull'orbita di Marte e almeno 9 tro-
iani associati a Nettuno. Questi ultimi sono,
secondo gli astronomi, i rappresentanti più
luminosi di una stermi-
nata popolazione che
potrebbe essere più nu-
merosa di quella dei tro-
iani di Giove. Gli unici
pianeti a risultare privi
di qualunque tipo di
oggetto coorbitale (ca-
tegoria che non include
i satelliti permanenti)
sono pertanto Mercu-
rio, Saturno e Urano. Il
primo non fa testo per
via delle sue piccole di-
mensioni e per la sua
posizione. Il fatto che
gli altri due manchino
di coorbitali era finora
stato interpretato come
conseguenza delle mi-
grazioni planetarie ve-
rificatesi nel nostro si-
stema solare nelle fasi
conclusive della sua na-
scita. In quello scenario,
per vari aspetti ancora
alquanto controverso, i
pianeti giganti si allon-
tanarono fra loro, con
Giove che si avvicinò al
Sole, mentre Saturno,
Urano e Nettuno se ne
allontanarono. Le per-
turbazioni gravitazio-
nali generate da quegli
spostamenti causarono
un vero marasma fra i
corpi minori del siste-
ma solare e portarono
alla dispersione degli oggetti coorbitali dei
pianeti più vicini a Giove. Teorie negazioni-
ste della migrazione sostengono al contra-
rio che tutti i pianeti possono aver con-
servato dei troiani.
Se così fosse, perché Saturno e Urano, pia-
neti con distanze eliocentriche e diametri
intermedi fra quelli dello stesso Giove e di
Nettuno, non hanno troiani?
Che Saturno ne sia realmente privo sembra
una certezza, ma che lo sia anche il secondo
è recentemente stato confutato dai risultati
di una campagna osservativa condotta sui
Q
uesto dia-
gramma illu-
stra efficacemen-
te le orbite degli
asteroidi che ap-
partengono alla
popolazione dei
centauri. Come si
nota facilmente,
sono pressoché
tutte comprese
fra quelle di Net-
tuno e di Giove
(sopra), ma se si
va a considerare
le loro inclina-
zioni rispetto al
piano delle orbite
dei pianeti qui in-
dicati si nota una
rilevante disper-
sione, caratteri-
stica tipica di
quella popola-
zione. [Nick An-
thony Fiorenza]
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