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SUPERNOVAE
MAGGIO 2013
ASTROFILO
l’
inisupernovae
lie spettrofotometriche riscontrate in alcune
decine di esplosioni di tipo
Ia
sono da attri-
buire al fatto che appartengo a un tipo di
supernova totalmente nuovo, rimasto fi-
nora indistinto e originato da un meccani-
smo parzialmente diverso.
Foley e il suo team hanno concentrato l'at-
tenzione su 25 casi di supernovae insolita-
mente deboli, apparse fra il 2002 e il 2012,
tutte somiglianti a quello che viene consi-
derato il prototipo della nuova classe, la SN
2002cx. La loro principale peculiarità è
quella di raggiungere una magnitudine as-
soluta che è pari ad appena l'1% di quella
dei tipici eventi
Ia
(50 milioni di volte la lu-
minosità del Sole, anziché 5 miliardi di
volte), pur palesando curve di luce compa-
rabili nella forma a quelle di tipo
Ia
e per
tale motivo denominate “
Iax
”. Una lumino-
sità tanto inferiore comporta che anche du-
rante il picco sia difficile registrarne la
presenza oltre una determinata distanza e
quelle che vanno perse sono veramente
tante se, come ipotizza Foley, il numero
delle
Iax
è vicino a 1/3 di quello delle
Ia
.
Curiosamente, nessuna delle
Iax
analizzate
appartiene a galassie ellittiche, sono infatti
apparse tutte in galassie spirali, il che sug-
gerisce che preferiscono frequentare am-
bienti ancora dinamici dal punto di vista
della formazione stellare. Sulla base dei dati
osservativi raccolti, i ricercatori sono giunti
alla conclusione che lo scenario più verosi-
mile che porta all'esplosione di una SN
Iax
è quello in cui una nana bianca strappa ma-
teria da una stella compagna sufficiente-
mente evoluta da avere in superficie grandi
quantità di elio. Risucchiato gradualmente
verso la superficie della nana bianca, l'elio
si accumulerebbe in punti specifici, dove
oltre una certa soglia di pressione e tempe-
ratura finirebbe coll'innescare la fusione in
U
na minisuper-
nova si forma
in un sistema
come quello qui
raffigurato: una
stella blu evoluta
e molto calda
trasferisce elio su
una nana bianca
attraverso un
disco di accresci-
mento. Raggiunti
determinati limiti
di pressione e
temperatura, la
nana esplode sen-
za andare però
completamente
distrutta, cosa
che invece avvie-
ne nelle superno-
vae
Ia
. [Christine
Pulliam (CfA)]
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