CORPI MINORI
ASTROFILO
l’
centauri da
un piccolo
team di a-
stronomi
canadesi e
f r anc es i ,
guidato da
Mike Ale-
xandersen
(University
of British Co-
lumbia). I cen-
tauri sono una
popolazione di
asteroidi/comete
intermedia fra quella
transnettuniana della
fascia di Kuiper e la fami-
glia delle comete di Giove.
Hanno orbite comprese fra quella
di Nettuno e quella di Giove, e non es-
sendo quelle orbite in risonanza con nes-
suna orbita planetaria risultano instabili sul
lungo periodo. È all'interno di campagne
osservative dei centauri che sono stati sco-
perti i troiani di Nettuno, e uno degli obiet-
tivi della ricerca del team di Alexandersen
(condotta a iniziare dal 2011 con il Canada
France Hawaii Telescope) era quello di incre-
mentare il loro numero scoprendo decine di
nuovi centauri più brillanti della magnitu-
dine 24,5. Seguendone il moto per un pe-
riodo prestabilito di 17 mesi, i ricercatori
sarebbero stati in grado di ottimizzare le co-
noscenze sulla distribuzione dei parametri
orbitali degli stessi troiani di Nettuno.
Fra i numerosi oggetti finiti nella
“rete” del team franco-cana-
dese, ce n'è uno che più
di altri ha attratto
l'attenzione dei ri-
cercatori, 2011
QF
99
, un pre-
sunto cen-
tauro col-
locato su
u n ' o r -
b i t a
e l i o -
c e n -
trica
c o n
se-
miasse
maggiore di
20,3 unità astrono-
miche e di magnitudine apparente 22,6. As-
sumendo un'albedo del 5%, tipica di quella
categoria di oggetti, Alexandersen e colle-
ghi hanno potuto calcolare un diametro di
60 km, mentre considerando anche i valori
degli altri parametri orbitali (eccentricità, in-
clinazione, longitudine del nodo ascen-
dente, argomento al pericentro e data del
pericentro) hanno potuto verificare come la
sua traiettoria fosse associabile a quella di
Urano. Poteva forse essere il primo troiano
di quel pianeta? Per verificare questa ipo-
tesi i ricercatori sono ricorsi a integrazioni
numeriche, simulando l'evoluzione dell'or-
bita di 2011 QF
99
su un periodo di 50000
anni. Dai risultati della simulazione si evince
che quel centauro è effettivamente in co-
stante librazione attorno al punto lagran-
giano L4, quello che precede Urano di 60°
nella sua orbita. Considerando che potreb-
bero esistere altri oggetti con le stesse ca-
U
rano fotogra-
fato dalla
sonda Voyager
nel gennaio del
1986. [NASA]
I
punti lagrangiani sono regioni di spazio dove
l’influenza gravitazionale del Sole e di un
pianeta si equivalgono. Lo schema riportato
qui a fianco, volutamente sproporzionato,
rende l’idea di come oltre una determinata di-
stanza da quei punti, un corpo che vi si trova
può cadere o verso il pianeta o verso il Sole o
all’esterno del sistema solare, cambiando sen-
sibilmente la propria traiettoria. [ESA]
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MAGGIO 2013
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