ASTROBIOLOGIA
ASTROFILO
l’
che vede processi ero-
sivi basati sull'acqua
modellare un tratto di
un affioramento roc-
cioso sedimentario, fi-
no a conferirgli casual-
mente molte delle ca-
ratteristiche dei MISS
fossili terrestri.
Il team della NASA che
gestisce le attività di
Curiosity sostiene aper-
tamente quest'ultima
ipotesi, una presa di
posizione che di fatto
respinge tutte le argo-
mentazione presen-
tate dalla Noffke in un
dettagliato articolo u-
scito su
Astrobiology
online lo scorso dicem-
bre (e in versione car-
tacea in gennaio).
L'autrice stessa è co-
munque doverosamen-
te prudente circa la
sua interpretazione di
quelle specifiche strut-
ture marziane ed è la
prima ad ammettere
che serviranno ulterio-
ri studi prima di poter-
ne dimostrare (o confu-
tare) l'origine biolo-
gica:
“Tutto ciò che pos-
so dire è ecco la mia ipotesi ed ecco tutte le
prove che ho, anche se penso che queste
prove siano molto.” “In un'immagine, ho vi-
sto qualcosa che sembrava molto familiare.
Così ho dato un'occhiata più ravvicinata, nel
senso che ho passato parecchie settimane
investigando certe immagini centimetro per
A
fianco, alcuni
esempi di
strutture fossili
rinvenute nella
Dresser Forma-
tion (Pilbara, Au-
stralia Occidenta-
le) e i loro analo-
ghi moderni.
Dall’alto in basso
abbiamo chips,
roll-ups, pockets.
[Noffke et al. 2013]
In basso, ancora
un confronto fra
Marte e Terra, che
prende come
esempio strutture
generate dall’ero-
sione di microbial
mats presso Car-
bla Point, Austra-
lia Occidentale.
[NASA, Nora
Noffke]
centimetro, disegnando schizzi e comparan-
doli con dati provenienti da strutture ter-
restri. E ho lavorato su questi per 20 anni,
quindi sapevo che cosa cercare.” “Ma se le
strutture marziane non hanno un'origine
biologica, allora le similarità morfologiche,
così come i modelli di distribuzione, rispetto