l'Astrofilo marzo-aprile 2015 - page 19

MARZO-APRILE 2015
CRONACHE SPAZIALI
Q
uesta sequenza video zomma da un'ampia veduta della Via Lattea meri-
dionale fin nelle profondità della costellazione della Poppa, in prossi-
mità del residuo di supernova Vela. La scena finale mostra il nuovo primo
piano del globulo planetario CG4. In questa nuova immagine del Very Large
Telescope dell'ESO, CG4 splende minacciosamente come la bocca spalancata
di una creatura celeste. Ciò che nella foto sembra enorme e brillante è in
realtà una debole nebulosa non facile da osservare. La vera natura di CG4
resta un mistero. [ESO/J.Perez/Digitized Sky Survey 2/N. Risinger]
rosa di CG4 contiene ancora abba-
stanza gas da produrre numerose
stelle grandi come il Sole, e infatti
CG4 sta attivamente formando stel-
le, processo forse innescato quando
la radiazione proveniente dalle stel-
le che accendono la Gum Nebula ha
raggiunto CG4.
Perché CG4 e altri globuli cometari
abbiano quella forma distintiva è an-
cora questione di dibattito fra gli
astronomi e sono state sviluppate
due teorie. I globuli cometari, e
quindi anche CG4, possono origina-
riamente essere stati nebulose sferi-
che che sono poi state distrutte e
hanno acquisito la loro nuova, inso-
lita forma a causa degli effetti del-
l'esplosione di una vicina supernova.
Altri astronomi suggeriscono che i
globuli cometari siano formati da
venti stellari e dalla radiazione ioniz-
zante generati da caldissime e mas-
sicce stelle di tipo OB. Questi effetti
potrebbero portare prima a quelle
bizzarramente (ma appropriata-
mente) denominate formazioni note
come “proboscidi di elefante”, e alla
fine ai globuli cometari. Per saperne
di più, gli astronomi hanno bisogno
di scoprire massa, densità, tempera-
tura e velocità del materiale nei glo-
buli. Queste proprietà possono essere
determinate attraverso le misurazioni
di linee spettrali molecolari che sono
maggiormente accessibili a lun-
ghezze d'onda millimetriche (lun-
ghezze d'onda alle quali operano
telescopi come l’Atacama Large Mil-
limeter/submillimeter Array).
L'immagine qui presentata è frutto
del programma ESO Cosmic Gems,
un'iniziativa di sensibilizzazione per
produrre immagini di oggetti interes-
santi, intriganti o visivamente attra-
enti usando i telescopi dell'ESO, con
fini di istruzione del pubblico. Il pro-
gramma fa uso di tempo-telescopio
che non può essere utilizzato per os-
servazioni scientifiche. Tutti i dati rac-
colti possono anche essere adatti per
finalità scientifiche e sono messi a di-
sposizione degli astronomi attraverso
l'archivio della scienza dell'ESO.
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