CORPI MINORI
        
        
          ASTROFILO
        
        
          
            l’
          
        
        
          piute dopo il lancio, Rosetta ha usufruito
        
        
          di tre diversi gravity-assist con la Terra e di
        
        
          un gravity-assist con Marte, che le hanno
        
        
          permesso di raggiungere una velocità mas-
        
        
          sima di 55000 km/h e di inserirsi su un'or-
        
        
          bita simile a quella della 67P/Churyumov-
        
        
          Gerasimenko, requisito essenziale per un
        
        
          avvicinamento a bassa velocità relativa.
        
        
          Tutto quel necessario “girovagare” nel si-
        
        
          stema solare interno si è tradotto in un
        
        
          volo lungo 6,4 miliardi di km, quindi circa
        
        
          6 miliardi di km in più rispetto alla di-
        
        
          stanza della cometa dalla Terra nel giorno
        
        
          del rendez-vous fra i due protagonisti. Ma
        
        
          non c'era alternativa, volendo raggiungere
        
        
          il nucleo cometario a una velocità relativa
        
        
          
            U
          
        
        
          
            
              na delle pri-
            
          
        
        
          
            
              me immagini
            
          
        
        
          
            
              della cometa, ot-
            
          
        
        
          
            
              tenuta da Rosetta
            
          
        
        
          
            
              il 28 giugno scorso
            
          
        
        
          
            
              da una distanza di
            
          
        
        
          
            
              86000 km. Circa
            
          
        
        
          
            
              un mese dopo, il
            
          
        
        
          
            
              25 luglio, la came-
            
          
        
        
          
            
              ra ad ampio campo
            
          
        
        
          
            
              di OSIRIS ripren-
            
          
        
        
          
            
              deva una debole
            
          
        
        
          
            
              chioma (in alto a
            
          
        
        
          
            
              destra). Qui a fian-
            
          
        
        
          
            
              co, un collage che
            
          
        
        
          
            
              mostra le dimen-
            
          
        
        
          
            
              sioni del nucleo ri-
            
          
        
        
          
            
              spetto alla chioma
            
          
        
        
          
            
              e l’aumento dei
            
          
        
        
          
            
              dettagli morfolo-
            
          
        
        
          
            
              gici fra il 25 luglio
            
          
        
        
          
            
              (3000 km di di-
            
          
        
        
          
            
              stanza) e il 31 lu-
            
          
        
        
          
            
              glio (1327 km di
            
          
        
        
          
            
              distanza).
            
          
        
        
          
            
              [ESA/Rosetta/NAV-
            
          
        
        
          
            
              CAM/OSIRIS/MPS/
            
          
        
        
          
            
              UPD/LAM/IAA/SSO
            
          
        
        
          
            
              /INTA/UPM/DASP/I
            
          
        
        
          
            
              DA, M. Di Loren-
            
          
        
        
          
            
              zo/Ken Kremer]