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MAGGIO-GIUGNO 2016
CRONACHE SPAZIALI
APEX sono i suoi sensibili strumenti.
Uno di questi, LABOCA (LArge BOlo-
meter Camera) misura la radiazione
in arrivo, registrando il minuscolo
aumento di temperatura che essa
provoca sui suoi rivelatori e può per-
cepire l'emissione delle fredde e buie
bande di polveri che oscurano la luce
stellare. La nuova versione di ATLA-
SGAL integra le osservazioni dei sa-
telliti Planck e Herschel dell'ESA. La
combinazione dei dati di Planck e di
APEX ha permesso agli astronomi di
rivelare l'emissione diffusa su una
più ampia area di cielo e di stimare
grazie ad essa la frazione di gas
denso della Galassia interna. I dati di
ATLASGAL sono stati anche usati per
creare un censimento completo di
nubi massicce e fredde, dove nuove
generazioni di stelle si stanno for-
mando.
“ATLASGAL fornisce infor-
mazioni interessanti su dove si stan-
no formando le prossime genera-
zioni di stelle massicce e di ammassi
stellari. Combinando queste con le
osservazioni di Planck possiamo ot-
tenere un collegamento con le strut-
ture a grande scala delle nubi mo-
lecolari giganti"
, commenta Timea
Csengeri, del Max-Planck-Institut für
Radioastronomie (MPIfR), Bonn, Ger-
mania, che ha guidato la combina-
zione dei dati di APEX con quelli di
Planck.
Il telescopio APEX ha recentemente
celebrato 10 anni di proficua ricerca
sull'universo freddo. Esso gioca un
ruolo importante non solo come
apripista, ma anche come struttura
complementare di ALMA (l'Ataca-
ma Large Millimeter/submillimeter
Array), anche questo situato sull'al-
topiano di Chajnantor. APEX trae ori-
gine dal prototipo di un'antenna co-
struita per il progetto ALMA e ha
scoperto molti oggetti che ALMA
può studiare in grande dettaglio.
Leonardo Testi (dell'ESO), membro
del team di ATLASGAL e dell'Euro-
pean Project Scientist per ALMA,
conclude:
“ATLASGAL ci ha permes-
so di avere una nuova visione del
denso mezzo interstellare della no-
stra galassia, la Via Lattea.
La nuova versione della survey com-
pleta apre alla possibilità di scava-
re in questo meraviglioso archivio di
dati per fare nuove scoperte. Nume-
rosi gruppi di scienziati stanno già
utilizzando i dati di ATLASGAL per
pianificare osservazioni di approfon-
dimento con ALMA"
.
ASTROFILO
l’
I
n Cile, il telescopio APEX
ha mappato a lunghezze
d'onda submillimetriche
(tra l'infrarosso e le onde
radio) l'intera area del
piano galattico visibile dal-
l'emisfero meridionale. I
dati di APEX (lunghezza
d'onda di 0,87 millimetri),
sono colorati in rosso,
mentre l'immagine blu di
sfondo è stata ottenuta a
lunghezze d'onda minori,
nell'infrarosso, dal telesco-
pio spaziale Spitzer della
NASA, all'interno della sur-
vey GLIMPSE. Le strutture
estese più deboli, sempre
in rosso, sono il risultato di
osservazioni del satellite
Planck dell'ESA. Sono ripor-
tati i nomi degli oggetti più
evidenti, mentre sulla de-
stra sono mostrate le re-
gioni della galassia che
appaiono nelle tre strisce.
[ESO/APEX/ATLASGAL con-
sortium/NASA/GLIMPSE
consortium/ESA/Planck]
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