l'Astrofilo aprile 2012 - page 14

PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
subito piuttosto interessante per via delle
sue ridotte dimensioni (dedotte dalla gran-
dezza delle occultazioni): con quasi 34200
km di diametro (2,68 volte quello della
Terra) si collocava al secondo posto fra gli
esopianeti più piccoli. Se aggiungiamo che
si trova ad appena 42 anni luce di distanza,
va da sé che il suo studio e quello della sua
stella risultano particolarmente agevoli. Ad
esempio, già esaminando il comportamento
delle linee spettrali del sistema è stato pos-
sibile risalire alla massa del pianeta, che è
pari a 6,55 masse terrestri.
Conoscendo volume e massa è stato sem-
plice calcolare la densità media, risultata di
1,9 g/cm
3
, un valore a dir poco sorprendente
per un pianeta tutto sommato più simile alla
Terra che non ai giganti gassosi. Per questi
ultimi è normale una densità media vicina a
quella dell’acqua, visto che gran parte del
loro volume è occupato da gas. A questo
proposito, Saturno è un esempio lampante:
con i suoi 0,7 g/cm
3
potrebbe (in teoria) gal-
leggiare sull’acqua, eppure è 95 volte più
pesante della Terra!
È proprio la grande massa dei giganti gas-
sosi che permette loro di trattenere enormi
quantità di gas, cosa evidentemente non
possibile per un pianeta come GJ1214b,
non molto più grande di quello che abi-
tiamo, e che per di più orbita (in sole 38
ore) a pochi milioni di km dalla sua stella.
Per quanto nana, questa può pur sempre
far salire la temperatura planetaria a cen-
tinaia di gradi, favorendo la dispersione dei
gas più leggeri.
Circa un anno dopo la scoperta di GJ1214b,
Jacob Bean e alcuni suoi colleghi del CfA
condussero delle analisi sull’atmosfera del
pianeta, dalle quali risultava probabile la
prevalente presenza di vapore d’acqua,
anche se non si potevano escludere miscele
più complesse di gas vari e pulviscolo. La
questione dell’insolitamente bassa densità
U
na fantasiosa
rappresenta-
zione del sistema
di GJ1214. La
nana rossa ha
circa 6 miliardi di
anni, una tempe-
ratura fotosferica
di 2700°C e una
luminosità che è
appena 3 mille-
simi di quella del
nostro Sole. [D.A.
Aguilar, CfA]
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