l'Astrofilo aprile 2012 - page 33

ASTRONAUTICA
ASTROFILO
l’
miglioramento di un ordine di grandezza.
ALMASat-1, invece, è un microsatellite (un
cubo di 30 cm di lato) sviluppato dall’Uni-
versità di Bologna, che verrà impiegato per
collaudare tecnologie per le future missioni
di osservazione della Terra con piccoli satel-
liti e per validare tecnologie di propulsione
spaziale. Come già accennato, altri sette mi-
nisatelliti denominati CubeSats sono stati
posti in orbita dal razzo VEGA per scopi di
ricerca scientifica e di formazione. Essi sono
stati sviluppati da varie università europee
(di Italia, Spagna, Francia, Romania, Unghe-
ria e Polonia). Queste, in breve, le loro fina-
lità: e-St@r, sviluppato dall’Università di
Torino per collaudare un nuovo sistema di
controllo sui 3 assi e per testare l’utilizzo di
materiali e componenti di tipo commer-
ciale; UniCubeSat GG, sviluppato dal GAUSS
astrodynamics group dell’Università “La Sa-
pienza” di Roma per dimostrare la stabiliz-
zazione di un minisatellite con lo sviluppo
di due “boom” (bracci a srotolamento), me-
diante un gradiente gravitazionale e la ge-
nerazione di energia elettrica da pannelli
solari posti agli apici dei due boom; Xatco-
beo, sviluppato dall’Università di Vigo, in
Spagna, dovrà collaudare un sistema di mi-
sura delle radiazioni ionizzanti e un sistema
di dispiegamento di pannelli solari; ROBU-
STA (Radiation On Bipolar for University Sa-
S
opra, il satellite
italiano LARES
che studierà l’ef-
fetto Lense-Thir-
ring, con in primo
piano il satellite
ALMASat-1, posi-
zionati sul sistema
di rilascio che sarà
racchiuso nel-
l’ogiva del razzo
VEGA. A destra,
un primo piano di
LARES: notare i
retro riflettori che
verranno utilizzati
per studiare l’ef-
fetto Lense-Thir-
ring mediante
l’invio di un rag-
gio laser da Terra.
[ESA]
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