CORPI MINORI
ASTROFILO
l’
nabili per massa ed età a Vega (Fomalhaut è
tra l’altro anch’essa a 25 anni luce di di-
stanza), non si poteva escludere che la stessa
Vega avesse una seconda fascia di detriti più
interna a quella già nota e che il tutto fosse
governato dalla presenza di pianeti.
Uno studio in quella direzione, condotto da
un team di ricercatori coordinato da Kate Su
(Steward Observatory, University of Califor-
nia), ha ora effettivamente portato alla luce
una seconda struttura, più vicina alla stella
rispetto a quella già nota e che sembra spie-
gabile solo ammettendo l’esistenza di pia-
neti attorno a Vega, sebbene nessuno di
questi sia finora stato scoperto. La doppia
fascia di detriti attorno a Vega risulta molto
simile a quella di Fomalhaut, ma ha caratte-
ristiche in comune anche con quella di HR
fasce di detriti dalle forme ben delineate.
Era forse possibile che quelle strutture fos-
sero confinate entro determinate distanze
dalle loro stelle dalla presenza di pianeti?
Ciò accade sicuramente nel nostro sistema
solare, dove Marte e Giove tengono confi-
nati gli asteroidi della fascia principale e
dove i pianeti giganti più esterni tengono a
distanza i gelidi corpi planetari della fascia
E-K. Ma un solo caso non è certo illuminante.
Una conferma definitiva è giunta quando at-
torno alle stelle Fomalhaut e HR 8799 sono
state fatte delle scoperte particolarmente in-
teressanti: Fomalhaut ha almeno due fasce
di detriti e un pianeta legato a una di esse,
mentre HR 8799 ha almeno quattro pianeti
che tengono a loro volta separate due fasce
di detriti. Essendo queste due stelle parago-
R
icchissima im-
magine della
regione di cielo in
cui spicca Vega,
stella alfa della
costellazione della
Lira. Trovandosi in
piena Via Lattea,
la quantità di
stelle sullo sfondo
è elevatissimo, al
punto da rendere
difficilmente rico-
noscibile la costel-
lazione stessa.
[Rogelio Bernal
Andreo]
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