PLANETOLOGIA
        
        
          ASTROFILO
        
        
          
            l’
          
        
        
          zione spaziale, il che
        
        
          impedisce tra l’altro di
        
        
          stimarne con precisione
        
        
          ampiezza e inclina-
        
        
          zione, anche se per la
        
        
          prima Ricci e colleghi
        
        
          propongono un mas-
        
        
          simo di 80 UA, mentre
        
        
          la seconda può essere
        
        
          dedotta da deboli getti
        
        
          di materia che fuorie-
        
        
          scono dal disco (visibili
        
        
          in luce bianca) e dalla
        
        
          quasi simmetrica mor-
        
        
          fologia di un flusso di
        
        
          monossido di carbonio
        
        
          che risulta anch’esso in
        
        
          uscita dal disco. Sia l’esi-
        
        
          stenza di tale flusso
        
        
          gassoso, sia la massa del
        
        
          disco, stimata in 0,3%-
        
        
          1% della massa della
        
        
          nana, sono anch’esse
        
        
          caratteristiche tipiche di stelle giovanissime,
        
        
          come ad esempio le T Tauri, e il tutto com-
        
        
          plica ulteriormente la vita ai modelli in auge.
        
        
          Per completezza diremo che ci sono già ri-
        
        
          cercatori all’opera per tentare di salvare
        
        
          capra e cavoli. È il caso di un lavoro di pros-
        
        
          sima pubblicazione, a firma di Pinilla et al.,
        
        
          nel  quale verrà proposto uno scenario in cui
        
        
          un disco come quello di Rho-Oph 102 può
        
        
          ospitare granelli di dimensioni rilevanti in
        
        
          presenza di livelli di turbolenza molto bassi,
        
        
          in grado di calmierare le collisioni veloci, e
        
        
          dove la migrazione di quelli più grandi verso
        
        
          il centro del disco verrebbe ostacolata da
        
        
          complessi meccanismi innescati dal campo
        
        
          magnetico della nana. Con queste scappa-
        
        
          toie teoriche si vorrebbe scongiurare la na-
        
        
          scita di pianeti rocciosi attorno alle nane
        
        
          brune. Staremo a vedere...
        
        
          Una risposta definitiva agli interrogativi sol-
        
        
          levati dal team di Ricci verrà probabilmente
        
        
          da quello stesso team non appena avrà la
        
        
          possibilità di puntare su Rho-Oph 102 la
        
        
          schiera di antenne di ALMA al gran com-
        
        
          pleto. Solo allora sarà possibile mappare la
        
        
          distribuzione di gas, polveri fini e granelli più
        
        
          o meno grandi all’interno del disco, verificare
        
        
          come interagiscono fra loro e se là in mezzo
        
        
          c’è qualcosa che somiglia a un pianeta.
        
        
          di Rho-Oph 102 alle lunghezze d’onda di
        
        
          circa 0,89 mm e 3,2 mm, riscontrando nel
        
        
          passaggio alla lunghezza d’onda maggiore
        
        
          una caduta di luce decisamente inferiore
        
        
          alle aspettative teoriche, indice del fatto che
        
        
          almeno una parte non irrilevante dei gra-
        
        
          nelli ha dimensioni superiori al millimetro.
        
        
          Già questo è in contraddizione con i modelli
        
        
          correnti. Se poi si considera che quegli stessi
        
        
          modelli prevedono che i granelli più grandi
        
        
          e veloci dovrebbero popolare esclusiva-
        
        
          mente le regioni più interne del disco ed es-
        
        
          sere pertanto inosservabili, ecco che non si
        
        
          può escludere l’esistenza attorno alla nana
        
        
          di discrete quantità di granelli con diametri
        
        
          misurabili in centimetri.
        
        
          Il disco di Rho-Oph 102 ha in definitiva ca-
        
        
          ratteristiche proporzionalmente simili a
        
        
          quelle dei dischi ospitati da normali stelle di
        
        
          pre-sequenza principale, con la giusta den-
        
        
          sità e la giusta distribuzione delle velocità
        
        
          orbitali, affinché gas e polveri possano evol-
        
        
          vere verso la formazione di pianeti.
        
        
          Se qualcosa di più importante di semplici sas-
        
        
          solini già esiste nel disco in questione non è
        
        
          dato sapere, perché attualmente non c’è
        
        
          modo di andare oltre i risultati appena otte-
        
        
          nuti. Il disco può infatti solo essere osservato
        
        
          come insieme, senza una dettagliata risolu-
        
        
          n
        
        
          
            E
          
        
        
          
            
              cco come po-
            
          
        
        
          
            
              trebbe apparire
            
          
        
        
          
            
              il disco di Rho-
            
          
        
        
          
            
              Oph 102 visto dal
            
          
        
        
          
            
              suo interno con
            
          
        
        
          
            
              una lente di in-
            
          
        
        
          
            
              grandimento:
            
          
        
        
          
            
              un’interminabile
            
          
        
        
          
            
              distesa di granelli
            
          
        
        
          
            
              simili a sabbia, che
            
          
        
        
          
            
              crescono di di-
            
          
        
        
          
            
              mensioni aggre-
            
          
        
        
          
            
              gandosi gli uni
            
          
        
        
          
            
              agli altri. Questo
            
          
        
        
          
            
              scenario era rite-
            
          
        
        
          
            
              nuto possibile
            
          
        
        
          
            
              solo attorno a
            
          
        
        
          
            
              stelle vere e pro-
            
          
        
        
          
            
              prie, mentre ora è
            
          
        
        
          
            
              certo che può pre-
            
          
        
        
          
            
              sentarsi anche at-
            
          
        
        
          
            
              torno alle nane
            
          
        
        
          
            
              brune. [ALMA
            
          
        
        
          
            
              (ESO/NAOJ/NRAO)
            
          
        
        
          
            
              /L. Calçada (ESO)]