GENNAIO 2013
        
        
          PLANETOLOGIA
        
        
          ASTROFILO
        
        
          
            l’
          
        
        
          è prevista per il 13 marzo). Come dice il
        
        
          nome stesso dello strumento, ALMA racco-
        
        
          glie luce emessa a lunghezze d’onda pros-
        
        
          sime al millimetro, nella fattispecie emesse
        
        
          dalle polveri del disco riscaldato dalla nana
        
        
          bruna. Quest’ultima, infatti, per quanto sia
        
        
          priva di reazioni termonucleari, emette non-
        
        
          dimeno calore come conseguenza della sua
        
        
          lenta contrazione gravitazionale e irradia lo
        
        
          spazio circostante di luce infrarossa. I gra-
        
        
          nelli del disco la assorbono, si riscaldano e la
        
        
          riemettono sia in un infrarosso più lontano
        
        
          sia a lunghezze d’onda submillimetriche e
        
        
          millimetriche, quindi nel dominio di ALMA.
        
        
          Un’importante proprietà di quei granelli è
        
        
          quella di non emettere molta radiazione a
        
        
          lunghezze d’onda che superano le loro
        
        
          stesse dimensioni, il che comporta una ca-
        
        
          duta di luce abbastanza netta una volta su-
        
        
          perate quelle dimensioni (se per ipotesi i
        
        
          granelli avessero tutti dimensioni di 0,5 mm,
        
        
          il disco sarebbe quasi invisibile nel dominio
        
        
          millimetrico). ALMA è pertanto lo stru-
        
        
          mento ideale per individuare il punto in cui
        
        
          la luce cade e quindi misurare le dimensioni
        
        
          massime dei granelli.
        
        
          Sfruttando questa preziosa opportunità, il
        
        
          gruppo di ricercatori coordinato da Luca
        
        
          Ricci (Department of Astronomy, California
        
        
          Institute of Technology) ha osservato il disco
        
        
          
            L
          
        
        
          
            
              ’immagine in
            
          
        
        
          
            
              basso è una
            
          
        
        
          
            
              zoomata ad alta
            
          
        
        
          
            
              risoluzione della
            
          
        
        
          
            
              zona più interna
            
          
        
        
          
            
              del complesso ne-
            
          
        
        
          
            
              bulare Rho Ophiu-
            
          
        
        
          
            
              chi. Il campo è
            
          
        
        
          
            
              centrato sulla po-
            
          
        
        
          
            
              sizione della nana
            
          
        
        
          
            
              bruna Rho-Oph
            
          
        
        
          
            
              102, indicata dai
            
          
        
        
          
            
              tratti bianchi.
            
          
        
        
          
            
              [ALMA (ESO/NAOJ
            
          
        
        
          
            
              /NRAO)/Digitized
            
          
        
        
          
            
              Sky Survey 2]