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          CORPI MINORI
        
        
          GENNAIO 2013
        
        
          ASTROFILO
        
        
          
            l’
          
        
        
          dello
        
        
          ti
        
        
          
            N
          
        
        
          
            
              ella foto a piena pagina vediamo una “fetta”
            
          
        
        
          
            
              di pallasite, con le sue caratteristiche gemme
            
          
        
        
          
            
              di olivina, che se viste controluce offrono un no-
            
          
        
        
          
            
              tevole spettacolo. Alcuni ricercatori sono riusciti a
            
          
        
        
          
            
              individuare in quelle gemme tracce di magneti-
            
          
        
        
          
            
              smo, aprendo così una nuova via nell’interpreta-
            
          
        
        
          
            
              zione dell’origine di queste rarissime meteoriti.
            
          
        
        
          
            tico. L’idea di massima era infatti che anche
          
        
        
          
            gli asteroidi più grandi non fossero in grado
          
        
        
          
            di accumulare abbastanza calore al loro in-
          
        
        
          
            terno da possedere un nucleo fuso, requi-
          
        
        
          
            sito essenziale allo sviluppo dell’effetto
          
        
        
          
            dinamo che sta alla base dei campi magne-
          
        
        
          
            tici dei corpi planetari.
          
        
        
          
            La nuova realtà evidenziata dalla sonda
          
        
        
          
            Dawn ha fornito ai ricercatori lo spunto per
          
        
        
          
            risolvere in modo originale un problema
          
        
        
          
            che si trascinavano dietro dalla fine del Mil-
          
        
        
          
            lesettecento, quando dopo aver capito la
          
        
        
          
            vera natura delle meteoriti ne era stata no-
          
        
        
          
            tata una molto diversa dalle altre. Ritro-
          
        
        
          
            vata in Siberia, appariva costituita da
          
        
        
          
            gemme vetrose traslucide incorporate in
          
        
        
          
            una matrice metallica brillante. Il primo
          
        
        
          
            scienziato che si prese la briga di esa-
          
        
        
          
            minare con una certa attenzione
          
        
        
          
            alcuni frammenti di quell’insolita
          
        
        
          
            meteorite (pesante ben 680
          
        
        
          
            kg) fu il naturalista tedesco
          
        
        
          
            Peter Pallas, dal cognome
          
        
        
          
            del quale derivò poi il
          
        
        
          
            termine “pallasite” at-
          
        
        
          
            tribuito a tutte le
          
        
        
          
            meteoriti simili rin-
          
        
        
          
            venute successiva-
          
        
        
          
            mente (nulla a che
          
        
        
          
            fare, dunque,
          
        
        
          
            con l’astero-
          
        
        
          
            ide Pallas).
          
        
        
          
            Negli ul-
          
        
        
          
            timi due
          
        
        
          
            secoli