l'Astrofilo novembre-dicembre 2014 - page 27

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SUPERNOVAE
NOVEMBRE-DICEMBRE 2014
stero delle
ASTROFILO
l’
R
ecenti stime fatte dagli astronomi sug-
geriscono che ogni secondo, da qualche
parte nell'universo, esplode una super-
nova. Dal nostro punto di osservazione in-
terno alla Via Lattea, quel fenomeno non
sembra in realtà così frequente, ma esistono
almeno 100 miliardi di altre galassie e quindi
quell'altissimo numero di eventi inquadrato
su scala cosmica è sicuramente verosimile.
I meccanismi fisici che possono portare una
stella a esplodere come supernova sono più
d'uno è non è facile verificare sul campo ciò
che i modelli teorici prevedono. Alcuni tipi di
supernovae sono il prodotto dell'evoluzione
di stelle singole, mentre altre si originano al-
l'interno di sistemi binari, nei quali la stella
compagna del progenitore ha un ruolo fon-
damentale nella tipologia di supernova risul-
tante. Si potrebbe immaginare che distingue-
S
ullo sfondo, la
galassia spirale
M81. Una freccia
bianca indica la
posizione dove 21
anni fa esplose la
supernova 1993J.
[NASA, ESA,
and the Hubble
Heritage Team
(STScI/AURA)]
A sinistra confron-
to fra il prima e il
dopo esplosione,
in immagini prese
nell’ottobre 1992
e nell’aprile 1993.
[Max-Planck-In-
stitut für extra-
terrestrische
Physik (MPE)]
re tra eventi legati a una singola stella ed
eventi legati a una stella doppia sia relativa-
mente semplice, ma in realtà non è così o co-
munque non lo è sempre. C'è infatti una va-
rietà di supernovae, quelle dette di Tipo
II
b,
che per certi aspetti sembrano riconducibili a
entrambi gli scenari: quando esplodono mo-
strano caratteristiche spettroscopiche tipiche
delle supernovae Tipo
II
, che derivano da
un'unica stella di grande massa (oltre 10 mas-
se solari), ricca di idrogeno negli strati ester-
ni; ma nella fase discendente della curva di
luce assomigliano più a quelle di Tipo
I
b pro-
dotte dall'interazione fra coppie di stelle non
necessariamente di grande massa, in cui il
progenitore della supernova perde la gran
parte dell'idrogeno prima di esplodere. Il Tipo
II
b è dunque una specie di ibrido che si con-
traddistingue per la scarsità di idrogeno nella
1...,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26 28,29,30,31,32,33,34,35,36,37,...50
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