l'Astrofilo settembre-ottobre 2015 - page 49

CRONACHE SPAZIALI
ASTROFILO
l’
Keck Observatory. Le osservazioni
sono state effettuate nel corso degli
anni usando il potente spettrografo
multi-oggetto DEIMOS abbinato al
Keck II, che è in grado di ottenete
spettri di un centinaio di ammassi
globulari in una singola esposizione.
DEIMOS scompone le lunghezze d'on-
da visibili degli oggetti in uno spet-
tro, che il team ha utilizzato per de-
codificare le età degli ammassi glo-
bulari, comparando la loro composi-
zione chimica con la composizione
dell'universo al variare del tempo.
“È ormai ben noto che l'universo ha
un'età di 13,7 miliardi di anni”
, ha
detto Jean Brodie, membro del team
di ricerca.
“Abbiamo stabilito che gli
ammassi globulari si sono formati in
media fra 1,2 e 2,2 miliardi di anni
dopo il Big Bang.” “Le nostre misu-
razioni di età indicano che gli am-
massi globulari sono riusciti a evitare
il periodo, chiamato della reionizza-
zione, in cui l'universo era immerso
in una radiazione ul-
travioletta che li a-
vrebbe distrutti”
, ha
detto Aaron Roma-
nowsky, ricercatore
associato al team.
“Ora che abbiamo
stimato quando si
sono formati gli am-
massi globulari, dob-
biamo affrontare le
questioni di dove e
come si sono for-
mati”
, ha detto For-
bes. La SLUGGS sur-
vey si avvale di un
team internazionale
di astronomi, il cui
obiettivo è capire la
formazione e l'evo-
luzione delle galas-
sie e dei loro sistemi
di ammassi globu-
lari. Gli ammassi glo-
bulari sono gruppi di
circa un milione di
stelle strettamente legate dalla gra-
vità. Le galassie più grandi, inclusa la
Via Lattea, ospitano un sistema di am-
massi globulari. Benché l'universo
stesso (e le galassie al suo interno) sia
evoluto su tempi cosmici, gli ammassi
globulari sono molto resistenti e pa-
recchi di essi sono sopravvissuti intatti
per oltre 10 miliardi di anni.
L’età degli ammassi
stellari fossili
by Keck Observatory
I
mpiegando un nuovo metodo di
datazione e il W. M. Keck Obser-
vatory del Mauna Kea (Hawaii),
un gruppo internazionale di astro-
nomi ha stabilito che i vecchi am-
massi stellari si so-
no formati in due
epoche distinte: la
prima 12,5 miliardi
di anni fa e la se-
conda 11,5 miliardi
di anni fa. Sebbene
gli ammassi siano
vecchi quasi quan-
to l'universo stesso,
queste misurazioni
di età mostrano che
gli ammassi stella-
ri (nella fattispecie
gli ammassi globu-
lari) sono in realtà
leggermente più
giovani di quanto
precedentemente
creduto.
“Ora pensiamo che
gli ammassi globu-
lari si siano formati
contemporanea-
mente alle galassie,
piuttosto che sensi-
bilmente prima di esse”
, ha detto
Duncan Forbes, della Swinburne
University of Technology. La nuova
stima dell'età media di quegli am-
massi stellari è stata resa possibile
grazie a dati ottenuti dalla SAGES
Legacy Unifying Globulars and Gala-
xieS (SLUGGS) survey, condotta con
il telescopio di 10 metri Keck II del
L
a linea temporale cosmica che mostra l'universo dal Big Bang di 13,7 miliar-
di di anni fa, fino ai nostri giorni. Lavorando al Keck Observatory, un gruppo
internazionale di ricercatori guidato da Duncan Forber, della Swinburne Uni-
versity of Technology, ha stabilito che i più vecchi ammassi stellari, noti come
ammassi globulari, si sono formati in due epoche, 12,5 e 11,5 miliardi di anni
fa. Si sono quindi formati contemporaneamente alle galassie e non prima di
esse, come precedentemente creduto. [NASA/CXC/SAO and A. Romanowsky]
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