l'Astrofilo settembre-ottobre 2015 - page 50

CRONACHE SPAZIALI
ASTROFILO
l’
Questa è la prima volta che una su-
pernova è stata trovata associata a
un GRB ultra lungo. Il legame fra
supernovae e (normali) GRB di lun-
ga durata era stato stabilito inizial-
mente nel 1998, principalmente gra-
zie a osservazioni degli osservatori
dell'ESO della supernova SN 1998bw,
e confermato nel 2003 con il GRB
030329.
Il coordinatore del nuovo studio, Jo-
chen Greiner, del Max-Planck-Insti-
tut für extraterrestrische Physik, di
Garching (Germania), spiega:
“Poi-
ché un lampo gamma di lunga du-
rata viene prodotto solo una volta
ogni 10000-100000 supernovae, la
stella che esplode deve essere al-
quanto speciale. Gli astronomi riten-
gono che quei GRB provengano da
stelle estremamente massicce (circa
50 volte la massa del Sole) e che se-
gnalino la formazione di un buco
nero. Ma ora le nostre nuove osser-
vazioni della supernova SN 2011kl,
scoperta dopo il GRB 111209A, stan-
no cambiando questo modello dei
GRB di lunga durata”
.
Nello scenario favorito del collasso di
una stella massiccia (talvolta indicato
come collapsar), il lampo lungo una
settimana dell'emissione ottica/infra-
rossa di una supernova è atteso ori-
ginare dal decadimento radioattivo
del nichel-56 formatosi nell'esplo-
sione. Ma nel caso del GRB 111209A
le osservazioni combinate di GROND
e VLT hanno mostrato in modo ine-
quivocabile per la prima volta che
potrebbe non essere questa la causa.
La quantità di nichel-56 misurata
nella supernova con GROND è trop-
po grande per essere compatibile
con la forte emissione ultravioletta
vista con X-shooter.
Altre sorgenti di energia proposte
per spiegare le supernovae superlu-
minose erano le violente interazioni
con il materiale circostante (even-
tualmente collegate a gusci stellari
espulsi prima dell'esplosione), o una
supergigante blu come stella proge-
nitrice. Nel caso di SN 2011kl, le os-
servazioni escludono chiaramente
entrambe le opzioni.
La sola spiegazione che si adatta alle
osservazioni del GRB 111209A è quel-
la che il fenomeno sia stato azionato
da una magnetar, una piccola stella
di neutroni, che ruota centinaia di
volte al secondo e che possiede un
campo magnetico molto più intenso
di quello delle normali stelle di neu-
troni (che sono anche conosciute
come radio pulsar).
Si ritiene che le magnetar siano gli
oggetti più fortemente magnetiz-
zati dell'universo conosciuto e che
possano sviluppare campi magnetici
con forze che sono da 100 a 1000
volte maggiori di quelle misurate
nelle normali pulsar. Per la prima
volta è stato possibile stabilire un
collegamento univoco tra una su-
pernova e una magnetar.
Paolo Mazzali, co-autore dello stu-
dio, riflette sull'importanza delle
nuove scoperte:
“I nuovi risultati for-
Dai magneti più forti
le più grandi esplosioni
dell'universo
by ESO
I
lampi di raggi gamma (GRB) sono
una delle conseguenze associate
alle più grandi esplosioni che ab-
biano avuto luogo dal Big Bang. Esse
sono rilevate dai telescopi orbitanti
che sono sensibili a quel tipo di ra-
diazione ad alta energia (che non
può penetrare l'atmosfera terrestre)
e poi osservate a lunghezze d'onda
maggiori da altri telescopi sia nello
spazio sia al suolo.
Solitamente i GRB durano solo pochi
secondi, ma in casi rarissimi i raggi
gamma continuano per ore. I normali
GRB di lunga durata persistono da 2
a 2000 secondi. Ci sono quattro GRB
conosciuti con durate comprese fra
10000 e 25000 secondi, che sono
chiamati GRB ultra lunghi. C'è anche
una classe distinta di GRB dalla corta
durata che si pensa siani creati da un
meccanismo diverso. Un GRB ultra
lungo è stato ripreso dal satellite
Swift il 9 dicembre 2011 e denomi-
nato GRB 111209A. È stato uno dei
più lunghi e più brillanti finora osser-
vati. Quando il bagliore di quel
lampo sì è affievolito, è stato studiato
sia con il Gamma-Ray Burst Optical/
Near-Infrared Detector (GROND) del
telescopio MPG/ESO di 2,2 metri di
diametro, a La Silla, sia con l'X-shoo-
ter del Very Large Telescope, al Para-
nal. È stata così scoperta la chiara
traccia di una supernova, poi deno-
minata SN 2011kl.
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