l'Astrofilo settembre-ottobre 2015 - page 45

CRONACHE SPAZIALI
mente opaco alla loro luce. Un team
guidato da David Sobral, dell'Insti-
tute of Astrophysics and Space Scien-
ces, della Faculty of Sciences dell'Uni-
versity di Lisbona e del Leiden Obser-
vatory in Olanda, ha ora usato il Very
Large Telescope dell'ESO per scrutare
nuovamente nell'antico universo, in
un periodo conosciuto come reioniz-
zazione, approssimativamente 800
milioni di anni dopo il Big Bang.
Anziché condurre un ristretto e pro-
fondo studio di una piccola area di
cielo, i ricercatori hanno allargato il
loro campo per produrre la più
ampia indagine mai tentata di di-
stantissime galassie. Il vasto studio è
stato condotto usando il VLT con
l'aiuto del W. M. Keck Observatory,
del Subaru Telescope e dell'Hubble
Space Telescope (NASA/ESA). Il team
ha scoperto e confermato una quan-
tità di giovanissime galassie sorpren-
dentemente brillanti. Una di queste,
chiamata CR7 (abbreviazione di CO-
SMOS Redshift 7) era un oggetto ec-
cezionalmente raro, di gran lunga la
più brillante galassia mai osservata in
quella fase dell'universo. Con la sco-
perta di CR7 e di altre galassie bril-
lanti lo studio era già un successo, ma
un'ulteriore ispezione forniva altre
emozionanti novità.
Gli strumenti X-shooter e SINFONI
del VLT hanno trovato in CR7 una
forte emissione dell'elio ionizzato
ma, in modo cruciale e sorprenden-
te, nessuna traccia di alcun elemento
più pesante in un'area brillante della
galassia. Ciò significava che il team
aveva scoperto la prima buona evi-
denza di ammassi di stelle di Popola-
zione III, che avevano ionizzato il gas
all'interno di una galassia del gio-
vane universo.
“La scoperta ha sfi-
dato le nostre aspettative sin dal-
l'inizio
- ha detto Sobral –
perché
non ci aspettavamo di trovare una
galassia così brillante. Inoltre, sve-
lando la natura di CR7 pezzo dopo
pezzo, abbiamo capito non solo di
aver scoperto la galassia distante di
gran lunga più luminosa, ma anche
di aver iniziato a realizzare che pos-
siede ogni singola caratteristica at-
tesa per le stella di Popolazione III.
Erano quelle le stelle che formarono
i primi atomi pesanti che alla fine ci
hanno permesso di essere qui. Dav-
vero non c'è niente di più emozio-
nante di questo.”
All'interno di CR7 sono stati scoperti
ammassi stellari un po' più blu e un
po' più rossi, a testimonianza del
fatto che la formazione delle stelle di
Popolazione III è avvenuta a ondate,
com'era stato previsto. Ciò che i ricer-
catori hanno direttamente osserva-
to è stata l'ultima ondata di stelle di
Popolazione III, il che suggerisce che
tali stelle dovrebbero essere scoperte
più facilmente di quanto preceden-
temente creduto: esse stanno fra le
stelle normali, in galassie brillanti, e
non solo nelle primordiali, più piccole
e deboli galassie, che sono così poco
luminose da essere estremamente
difficili da studiare. Jorryt Matthee,
secondo autore dello studio, ha così
concluso:
“Mi sono sempre chiesto da
dove veniamo. Fin da piccolo volevo
sapere da dove vengono gli elementi:
il calcio delle mie ossa, il carbonio dei
miei muscoli, il ferro del mio sangue.
Ho scoperto che questi sono stati for-
mati proprio all'inizio dell'universo,
dalla prima generazione di stelle.
Con questa scoperta, cosa notevole,
stiamo iniziando a vedere effetti-
vamente tali oggetti per la prima
volta”
. Ulteriori osservazioni con il
VLT, con ALMA e con l'Hubble Space
Telescope sono state già program-
mate per confermare oltre ogni dub-
bio che ciò che è stato osservato sono
stelle di Popolazione III e per cercare
e identificare ulteriori esempi.
Q
uesta rappresentazione arti-
stica mostra CR7, una distan-
tissima galassia scoperta usando il
Very Large Telescope dell'ESO. È
di gran lunga la galassia più bril-
lante finora scoperta nel giovane
universo e c'è una solida evidenza
che esemplari della prima genera-
zione di stelle si nascondano al suo
interno. Tali massicci e luminosis-
simi oggetti, in precedenza solo
teorizzati, furono i creatori dei
primi elementi pesanti della storia,
quegli elementi necessari a for-
giare oggi le stelle attorno a noi, i
pianeti che le orbitano e la vita
come la conosciamo. Questa galas-
sia recentemente scoperta è tre
volte più brillante delle più lumi-
nose galassie distanti finora cono-
sciute. [ESO/M. Kornmesser]
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ASTROFILO
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