l'Astrofilo dicembre 2011 - page 26

PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
Chiaramente conta anche la sua distanza dal
pianeta, che nel caso del nostro satellite è
sensibilmente aumentata dai tempi della
sua formazione.
Ma quanto possono essere comuni sistemi
planetari come quello Terra-Luna?
Dando praticamente per certo che il nostro
satellite sì è accresciuto da materiale perso
dalla Terra a seguito di un primor-
diale scontro con un protopianeta
grande come Marte, verrebbe da
pensare che siamo di fronte al ri-
sultato di un evento rarissimo, la
cui ripetibilità dovrebbe essere un
fatto davvero remoto.
Per avere un’idea di massima di
quanti sistemi Terra-Luna possono
esistere nel cosmo è dunque fon-
damentale capire prima con quale
frequenza può verificarsi l’evento
che ha portato
alla nascita del
nostro satellite.
Un interessante
tentativo in tal
senso è stato re-
c e n t e m e n t e
messo in atto da
Sebastian Elser,
Ben Moore e
Joachim Stadel,
dell’Università di
Zurigo, in colla-
borazione con
Ryuji Morishima,
del Jet Propul-
sion Laboratory
della NASA. I
quattro ricercatori, attraverso complesse si-
mulazioni al computer, hanno ripercorso la
formazione dei pianeti rocciosi del nostro si-
stema solare attraverso la crescita collisio-
nale di migliaia di piccoli corpi rocciosi di-
sposti su un disco attorno al Sole. Le simula-
zioni hanno messo in evidenza che in una
fase in cui i pianeti erano già abbozzati, le
A
causa delle cospicue dimensioni della
Luna rispetto alla Terra, spesso ci si ri-
ferisce a questo sistema utilizzando il ter-
mine “pianeta doppio”. Qui vediamo i due
corpi celesti in una delle rare immagini che
li ritraggono assieme. [NASA]
A
nche il sistema Plutone-Caronte
è nato a seguito di un impatto
di grande portata fra planetoidi pri-
mordiali. L’intero sistema ha comun-
que una massa inferiore a quella
della Luna. [NASA]
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