COSMOLOGIA
ASTROFILO
l’
Un altro meccanismo di emissione presente
nei getti di materiale è chiamato “emis-
sione di sincrotrone” ed è causato da parti-
celle cariche che spiraleggiano ad altissima
velocità in un campo magnetico. È lo stesso
meccanismo che porta i getti di GX 339-4 a
brillare nelle onde radio. Questo tipo di
meccanismo produce flussi relativi molto di-
versi, e l’emissione da GX 339-4 risulta cor-
rispondente alle aspettative. Se ne conclude
che di quell’oggetto vediamo l’emissione di
sincrotrone (sebbene questo tipo di ragio-
namento lasci spesso rilevanti incertezze).
L’emissione di sincrotrone è ben conosciuta
e sappiamo che la luminosità di una regione
che emette in quel modo varia con la di-
mensione della regione stessa e con la forza
del campo magnetico. Queste due proprie-
tà assieme determinano l’esatta forma dello
spettro di emissione, vale a dire la lumino-
sità relativa a diverse lunghezze d’onda. At-
traverso l’osservazione in tempi diversi delle
quattro lunghezze d’onda cosiderate, Gan-
dhi e i suoi collaboratori sono stati in grado
non solo di determinare le due proprietà in
questione, ma anche come esse variano nel
tempo.
Il campo magnetico è risultato pari a circa
15000 Gauss, quindi oltre 30000 volte più
intenso di quello terrestre. Un forte campo
magnetico è quasi certamente indispensa-
bile alla formazione dei getti, e un campo
forte con una ben definita direzione può
mantenere le particelle cariche confinate in
una regione ristretta. La rapida variabilità
dei flussi infrarossi mostra che il campo ma-
gnetico o la dimensione, o forse entrambi,
variano su tempi scala di ameno 11 secondi,
periodo che corrisponde al ritardo minimo
fra due osservazioni. Pertanto, la nascita dei
getti emessi dal sistema GX 339-4, e proba-
bilmente anche quella di altri sistemi dello
stesso tipo, è un processo piuttosto caotico:
più che un graduale incanalamento lungo i
getti, ricorda l’energica uscita dell’aria dal
beccuccio di un palloncino.
N
GC 5128, nota
anche col
nome di Centau-
rus A, è una delle
più vicine e me-
glio conosciute fra
tutte le radioga-
lassie. Nel suo nu-
cleo si annida un
buco nero super-
massiccio che è
all’origine dei due
getti di materia
che si irradiano in
opposte direzioni.
[ESO/WFI (Opti-
cal); MPIfR/ESO/
APEX/A.Weiss et
al. (Submillime-
tre); NASA/CXC/
CfA/R.Kraft et al.
(X-ray)]
n