l'Astrofilo maggio 2012 - page 14

COSMOLOGIA
ASTROFILO
l’
dove sono visibili le galassie e non dove è
prevalente il gas. Effettuare verifiche in tal
senso non è facile perché devono convergere
informazioni da settori molto diversi fra loro
ed è necessario impegnare grandi strumenti
al suolo e in orbita. Nondimeno, negli ultimi
anni per una manciata di ammassi in colli-
sione diversi team di ricercatori sono riusciti
a produrre tutti i dati necessari, ed è stato
possibile verificare che effettivamente la re-
altà sembra supportare la teoria. Uno di que-
gli ammassi, il Bullet Cluster, è stato addi-
rittura preso a modello di come la materia
oscura si comporta in quelle situazioni.
Peccato, però, che una recente ricerca pub-
blicata su
The Astrophysical Journal
dal team
di James Jee (Università della California, a
Davis) rimetta tutto in discussione: galassie e
materia oscura possono presentarsi anche
profondamente separate nello scenario di
una collisione fra ammassi.
Tutto inizia nel 2007, quando osservazioni
del gigantesco scontro fra ammassi denomi-
nato Abell 520, distante 2,4 miliardi di anni
luce, avevano lasciato perplessi gli astronomi
circa la possibile presenza nel centro della
struttura di una rilevante quantità di materia
oscura, ben separata dalla gran parte delle
galassie. Si era preferito non dar peso alla
cosa, ritenendola un errore dovuto all’in-
completezza dei dai a disposizione.
Negli anni successivi, Abell 520 è stato fatto
più volte oggetto di studi separati, che
hanno finito col produrre una ben più rile-
vante quantità di materiale su cui lavorare:
immagini nei colori naturali delle galassie,
prese con il telescopio spaziale Hubble e
con il Canada-France-Hawaii Telescope del-
le Hawaii; immagini del gas caldo prese nei
raggi X col telescopio spaziale Chandra;
mappe della distribuzione della materia
oscura ottenute attraverso diversi casi di
lensing gravitazionale individuati con Hub-
ble, CFHT e con il telescopio Subaru (an-
ch’esso alle Hawaii); mappe in falsi colori
della concentrazione della luce stellare.
I
l Bullet Cluster
viene portato ad
esempio per di-
mostrare che la
disposizione della
materia oscura
(qui rappresen-
tata in blu) è sem-
pre legata gravi-
tazionalmente
alle galassie e che
in caso di colli-
sioni fra ammassi
non viene signifi-
cativamente ral-
lentata nel suo
moto, a diffe-
renza della com-
ponente gassosa
ad alta tempera-
tura (qui in rosa).
[NASA/STScI; ESO
WFI; Magellan/
U.Arizona/ D.Clo
we et al.]
1...,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13 15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,...48
Powered by FlippingBook