l'Astrofilo marzo-aprile 2015 - page 30

SISTEMA SOLARE
ASTROFILO
l’
Q
uesto schema
mostra in sca-
la logaritmica le
distanze all’interno
del nostro sistema
solare e l’estensio-
ne della Nube di
Oort, fino a rag-
giungere il sistema
di Alfa Centauri. È
indicata anche la
posizione attuale
della sonda Voya-
ger 1. [NASA]
Nel grafico in bas-
so è rappresentata
la migliore stima
della traiettoria
percorsa dalla
Stella di Scholz
nella regione di in-
fluenza gravita-
zionale del Sole
(curva rossa). I
trattini rappresen-
tano intervalli di
100 anni. [E. Ma-
majek et al.]
di altre stelle che popolano il cielo non è
però facile, perché tipicamente non si tratta
di astri molto brillanti, dal momento che nei
dintorni del Sole, dove la ricerca va svolta,
vi sono principalmente nane rosse, il cui nu-
mero cresce al decrescere delle masse.
C'è però un modo per sapere se una deter-
minata stella è passata o passerà vicino a noi
ed è quello di misurarne la velocità tangen-
ziale e la velocità radiale. La prima corri-
sponde al moto apparente della stella pro-
iettato sulla volta celeste, mentre la seconda
è la velocità lungo la linea di vista. Potendo
conoscere entrambe le grandezze, si deduce
il moto reale della stella nelle tre dimensioni
spaziali e conoscendo la sua distanza è pos-
sibile calcolarne la traiettoria a ritroso nel
tempo e nel futuro.
Chiaramente, più lontano nel tempo e nello
spazio ci si spinge, più il margine di errore
aumenta. È a questo punto intuibile come i
migliori candidati a passaggi radenti col si-
stema solare siano stelle tuttora relativa-
mente vicine, con una velocità tangenziale
estremamente bassa e con un'accentuata ve-
locità radiale. Tali caratteristiche ben si adat-
tano a una debolissima nana rossa (magni-
tudine 18,3), scoperta nel 2013 all'interno
della costellazione dell'Unicorno (Monoce-
ros) dall'astronomo Ralf-Dieter Scholz, del
Leibniz-Institut für Astrophysik Potsdam,
Germania. Pur trovandosi ad “appena” 20
anni luce dalla Terra, quella nana, denomi-
nata WISE J072003.20-084651.2, o più sem-
plicemente “Stella di Scholz”, non era stata
mai notata prima a causa del fatto che
viene a proiettarsi su una regione del piano
galattico brulicante di stelle.
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