l'Astrofilo novembre-dicembre 2015 - page 17

chiaramente visibile,
in particolare quello
dei deboli filamenti
rossi di idrogeno.
In questa immagine,
uno di quei filamen-
ti può essere visto
ondeggiare attra-
verso il centro delle
grandi strutture che
dominano l'imma-
gine. Gli astronomi
sospettano che pri-
ma di esplodere, il
progenitore della
Nebulosa Vela rila-
sciò un forte vento
stellare, che soffiò
una grande cavità
nel gas interstellare
circostante. Quando
l'onda d'urto della
supernova si espan-
se all'esterno, incon-
trò il muro di quel-
la cavità e formò le
strutture distintive
della nebulosa.
I filamenti più bril-
lanti furono pro-
dotti quando l'onda
d'urto interagì con il relativamente
denso muro della cavità, mentre le
regioni più deboli si generarono in
regioni quasi vuote di materiale.
L'aspetto variopinto della Nebulosa
Vela è generato dalle variazioni di
temperatura e densità degli ele-
menti chimici presenti. I tratti colo-
rati di blu (che delineano il muro
della cavità) appaiono lisci e curvi ri-
spetto a quelli più increspati colo-
rati di verde e rosso. Questo perché
il gas tracciato del filtro blu ha in-
contrato più di recente l'onda d'ur-
to della nebulosa, perciò mantiene
ancora la forma originale del fronte
d'onda. Questi tratti contengono
anche gas più caldo rispetto a quelli
rossi e verdi.
Questi ultimi si sono eccitati più a
lungo e si sono successivamente dif-
fusi in strutture più caotiche. I colori
dell'immagine sono stati scelti per
aiutare l'identificazione delle tre di-
verse specie di gas e non rappresen-
tano i reali colori della nebulosa.
Nascosti fra queste luminose strut-
ture caotiche si trovano filamenti di
colore rosso e dai bordi netti. Questi
deboli tratti di emissione di idro-
geno sono creati attraverso un mec-
canismo totalmente differente ri-
spetto a quello che genera i loro
compagni increspati rossi, e forni-
scono agli scienziati un'istantanea
del fronte dell'onda d'urto. Il colore
rosso emerge dopo che il gas è stato
spazzato dell'onda d'urto (che si
muove ad almeno 1,5 milioni di
km/h!) e l'idrogeno nel gas viene ec-
citato dalla collisione di particelle
nel fronte d'onda stesso. Nono-
stante l'utilizzo di sei inquadrature
a pieno campo di Hubble, queste
nuove immagini della WFC3 (pagi-
na precedente) coprono solo una
piccola frazione del bordo esterno
della nebulosa. Collocata nella par-
te ovest del residuo di supernova,
questa sezione del guscio esterno è
la regione nota come NGC 6960 o,
più familiarmente, come Nebulosa
Scopa della Strega.
ASTROFILO
l’
Q
uesta immagine mostra il resto di supernova Vela e il cielo circo-
stante. A causa delle dimensioni della nebulosa, il telescopio spa-
ziale Hubble è stato in grado di osservarne in dettaglio solo una piccola
parte. [NASA, ESA, Digitized Sky Survey 2]
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