l'Astrofilo novembre-dicembre 2015 - page 35

CRONACHE SPAZIALI
soffiato via dall'ammasso, la struttura
dell'ammasso stesso inizia a cambiare.
Alla fine, la massa residua nell'am-
masso diviene abbastanza piccola che
anche le stelle possono fuggire.
Recenti osservazioni di IC 4651 mo-
strano che l'ammasso contiene una
massa 630 volte superiore a quella
del Sole. Questo valore è nei fatti
molto superiore ai numeri riportati in
studi precedenti che hanno indaga-
to regioni più piccole, tralasciando
molte stelle dell'ammasso lontane
dal suo nucleo. Si ritiene tuttavia che
inizialmente contenesse almeno 8300
stelle, per una massa totale 5300
volte quella del Sole. Poiché questo
ammasso è relativamente vecchio,
parte della massa persa sarebbe im-
putabile al fatto che le sue stelle più
massicce hanno già raggiunto la fine
della loro esistenza esplodendo come
supernovae. Tuttavia, la maggioran-
za delle stelle che sono andate perse
non sono morte, ma si sono sempli-
cemente spostate: sono state strap-
pate all'ammasso passando in prossi-
Q
uesta veduta a grande campo
del cielo attorno all'ammasso
IC 4651 è stata ricavata da mate-
riale fotografico che fa parte della
Digitized Sky Survey 2. L'ammasso
è la concentrazione di deboli stelle
nella regione centrale dell'imma-
gine. La stella brillante sulla sini-
stra è Alpha Arae, una delle stelle
più brillanti della costellazione del-
l'Ara. [ESO/Digitized Sky Survey 2]
mità di gigantesche nubi di gas o a
causa di un incontro ravvicinato con
un altro ammasso, o si sono sempli-
cemente allontanate. Una frazione di
queste stelle perse può ancora esse-
re gravitazionalmente legata all'am-
masso e orbitarlo a grande distanza.
Le altre stelle disperse sono invece
migrate fuori dall'ammasso per rag-
giungerne altri, o si sono stabilite al-
trove nell'affollata Via Lattea. Proba-
bilmente, il Sole fu un tempo parte di
un ammasso come IC 4651, fino a
quando lui e le sue sorelle furono se-
parate e disperse attraverso la Via
Lattea. L'immagine della pagina pre-
cedente è stata presa con la Wide
Field Imager, una camera permanen-
temente montata sul telesco-
pio MPG/ESO di 2,2 metri,
all'Osservatorio di La Silla, in
Cile. Essa consiste di numerosi
sensori CCD con un totale di
67 milioni di pixel e può os-
servare un'area larga come la
Luna piena. Lo strumento
consente osservazioni dal vi-
sibile al vicino infrarosso, con
oltre 40 filtri disponibili, so-
lo tre dei quali usati per l'im-
magine qui presentata.
Q
uesto video inizia con una
veduta della Via Lattea
meridionale e ci porta in viag-
gio verso l'ammasso stellare
aperto IC 4651, nella costella-
zione dell'Ara. La ricca e vario-
pinta immagine finale è stata
ottenuta con il telescopio
MPG/ESO di 2,2 metri dell'Os-
servatorio di La Silla, in Cile.
[ESO/Digitized Sky Survey 2,
N. Risinger (skysurvey.org)]
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ASTROFILO
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