Astrofilo novembre 2013 - page 15

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COSMOLOGIA
ASTROFILO
l’
composizione chimica della nube circumga-
lattica, della sua densità e della temperatura
alla quale i gas si trovano. Il problema è di-
stinguere fra gas in uscita dalle galassie, ov-
vero quello generato dall'evoluzione
stellare (e soffiato via dalle stelle più mas-
sicce e da eventi catastrofici come le super-
novae), e gas che entrano nella galassia,
attraverso correnti alimentate dalle riserve
di gas intergalattico. Non sono dirimenti a
questo proposito il blueshift o il redshift
spettrali di quella componente, non cono-
scendo con esattezza la collocazione nello
spazio del flusso di gas, né la sua struttura
completa. Ben più rilevanti per i ricercatori
sono l'ampiezza di quelle righe, il cui spes-
sore è inversamente proporzionale alla tem-
peratura del gas che le produce, e soprat-
tutto le posizioni di quelle righe, indicative
del tipo di elementi che rappresentano.
I flussi di gas in uscita dalla galassie sono
mediamente più caldi e più ricchi di metalli
di quelli in entrata. Ciò significa che osser-
vare del gas relativamente freddo e dalla
composizione primordiale in prossimità di
una galassia remota sarebbe un primo passo
verso la conferma delle teorie di cui sopra.
Serve però un elemento che funga da discri-
minante e che possa quindi far riconoscere
lo stato primordiale del gas, dando la cer-
tezza che stia entrando in una determinata
galassia, piuttosto che uscendo (staziona-
rietà e transito senza interazione possiamo
escluderli, visto che stiamo considerando ga-
lassie a forte produzione stellare).
Quell'elemento è il deuterio, un isotopo sta-
bile dell'idrogeno che ha nel nucleo un neu-
trone in aggiunta al protone. È appurato
che l'idrogeno e i suoi isotopi stabili furono
sintetizzati pochi minuti dopo il Big Bang,
così come è certo che all'interno delle stelle
il deuterio viene distrutto più velocemente
U
na visione a
più ampia sca-
la dello scenario
di apertura. Nel
giovane universo,
il mezzo interga-
lattico appare
svuotato in pros-
simità delle galas-
sie, sulle quali è
precipitato sotto
forma di flussi di
idrogeno, contri-
buendo alla mas-
sicia nascita di
nuove stelle. [ESO,
M. Kornmesser]
A fianco, lo
schema dei tre
isotopi stabili
dell’idrogeno. Il
deuterio è stato
determinante alla
positiva conclu-
sione del lavoro
condotto dal
team di Crighton.
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