Astrofilo novembre 2013 - page 18

NOVEMBRE 2013
PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
La crescente scoperta di
nane brune isolate, la diffi-
coltà di studiarne la debole
luce e i dubbi sulla presenza
fra di esse di pianeti giganti
sfuggiti da lontani sistemi
solari hanno finora proiet-
tato ombre sull'effettiva
identificazione di alcuni pia-
neti vagabondi. Con la sco-
perta di PSO J318.5-22 le co-
se cambiano radicalmente.
Il più vagabo
dei pianeti
L
e più recenti teorie sulla formazione dei
sistemi planetari prevedono che nelle
fasi iniziali, quando i pianeti non hanno
ancora raggiunto un'orbita stabile, può ac-
cadere che interagendo gravitazionalmente
fra loro uno o più d’uno finisca con l'essere
espulso dal sistema. Quando ciò accade, li
attende un'esistenza solitaria e un perpetuo
vagabondare nella galassia in cui sono nati.
La probabilità che abbiano un incontro
molto ravvicinato con altre stelle, tanto da
essere catturati dal loro campo gravitazio-
nale, è praticamente inesistente, e pertanto
il loro destino è quello di raffreddarsi lenta-
mente e divenire pressoché invisibili.
Fare una stima del numero di pianeti vaga-
bondi presenti nella nostra galassia è un az-
zardo, ma il crescente ritmo con cui da quasi
un ventennio vengono scoperti pianeti at-
L
a cupola del
Panoramic
Survey Telescope
& Rapid Response
System 1, il tele-
scopio (parzial-
mente visibile
attraverso la feri-
toia) che ha per-
messo la scoperta
del più piccolo e
vicino fra i pia-
neti vagabondi.
[University of
Hawaii's Institute
for Astronomy]
tem 1, il tele-
1...,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17 19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,...48
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