PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
P
SO J318.5-22
potrebbe pre-
sentarsi come raf-
figurato qui sopra,
un globo oscuro
dall’aspetto vaga-
mente gioviano.
[NASA/JPL-Caltech]
Sotto, un video
chemostra il piane-
ta anche in infra-
rosso. [ESO/P. De-
lorme/N. Risinger]
neti come Giove all'inizio della loro esisten-
za, senza che fattori esterni interferiscano.
L'affinità di PSO J318.5-22 con i pianeti di HR
8799 e di 2MASS J1207-39 è ancor più sor-
prendente se si considera che tutte le nane
brune isolate finora individuate hanno pro-
prietà spettrali che differiscono da quelle dei
pianeti associati a stelle, pur appartenendo
ai medesimi tipi L e T. I pianeti tendono in-
fatti a essere più rossi e ad avere magnitu-
dine infrarossa assoluta più debole e questo
indipendentemente dalle masse. Ne conse-
gue che non si possono fare analogie fra
nane brune di campo, per quanto piccole, e
pianeti in orbita attorno a stelle, per quanto
grandi. Ciò rafforza l'origine planetaria di
PSO J318.5-22, che non ha praticamente af-
finità con le nane brune di campo, quelle che
come lui vagano solitarie nello spazio. È vero
che il campione statistico è ancora limitato,
ma se quella tendenza sarà confermata con
il moltiplicarsi delle scoperte, gli astronomi
avranno uno strumento in più per tracciare
una linea di confine fra pianeti giganti e
stelle mancate, così da non dover più riunire
quelle due categorie nel solo, indistinto e in-
soddisfacente gruppo delle nane brune.
stella 2MASS J1207-39, che appartengono a
quella manciata di pianeti fotografati e stu-
diati direttamente, isolandoli a fatica dal-
l'abbagliante luce dello loro stelle. Da
notare che l'osservazione di questo tipo di
oggetti celesti è possibile solo se hanno
un'età giovane, sicuramente inferiore ai 200
milioni di anni, poiché più invecchiano più
divengono meno luminosi e quindi impossi-
bili da “estrarre” dalla luce stellare.
PSO J318.5-22 offre insomma una ghiotta oc-
casione per capire il funzionamento di pia-
n