l'Astrofilo settembre 2012 - page 28

GALASSIE
ASTROFILO
l’
Una considere-
vole disponibili-
tà di gas per la
genesi stellare
comporta che
anche il titanico
buco nero cen-
trale, la cui mas-
sa è stimata in
20 miliardi di
masse solari (è
uno tra i più co-
spicui che si co-
noscano), stia ac-
quisendone rile-
vanti quantità (si
consideri che la
massa totale del gas supera quella delle ga-
lassie). Ma c’è un limite alla sua crescita oltre
il quale l’attività del buco nero, ora ridotta
al minimo, avrà un’impennata che bloccherà
la nascita di nuove stelle, spazzando via il
gas circostante fino a grandissime distanze.
Si calcola che l’attuale situazione potrà du-
rare al massimo per altri 100 milioni di anni,
dopodiché Phoenix tornerà ad essere un
normale ammasso di galassie. Diversamente
diverrebbe molto più grande dei suoi simili
collocati nelle “vicinanze” (è già uno dei più
grandi in assoluto), ma ciò non viene ritene-
nuto verosimile, non essendoci riscontri al-
trove nell’universo.
Attualmente la produzione di raggi X corre-
lata alla genesi di nuove stelle è così elevata
da fare di Phoenix la sorgente X più brillante
del cielo, relativamente a quel tipo di strut-
ture. Ed è anche una discreta sorgente UV,
tipica radiazione prodotta da stelle giovani
e di taglia rilevante.
Al di là dell’aspetto più vistoso, ovvero la na-
scita di nuove stelle, la scoperta fatta dal
team di McDonald (pubblicata a metà ago-
sto su
Nature
e firmata da un’ottantina di
autori) ha un altro risvolto interessante: è in-
fatti la prima volta che si dimostra chiara-
mente il precipitare di gas relativamente
freddo verso il centro di un ammasso di ga-
lassie, un fenome-
no che potrebbe
aiutarci a capire
meglio come evol-
vono queste gran-
di strutture e le sin-
gole galassie che le
compongono.
L’idea finora era
che gli ammassi di
galassie, avendo
età di diversi mi-
liardi di anni, non
dovessero più ma-
nifestare grandi
trasformazioni, ma
i dati raccolti su
Phoenix non sem-
brano andare in
quella direzione.
n
L
’ammasso di
galassie Phoe-
nix in un’imma-
gine reale (a sini-
stra) ottenuta
sommando l’emis-
sione nei raggi X,
nell’ultravioletto e
nel blu. A destra
c’è invece una ri-
costruzione ipote-
tica del movimen-
to del gas attorno
alla galassia cen-
trale: il gas più
caldo (rosso) si raf-
fredda (blu) e cade
sulla galassia (fila-
menti) innescando
la formazione di
nuove stelle.
[NASA/CXC/MIT/M.
McDonald; UV:
NASA/JPL-Caltech/
M.McDonald; Op-
tical: AURA/NOAO/
CTIO/MIT/M.McDo
nald; Illustr. NASA/
CXC/M.Weiss]
Q
ui a fianco,
una spettaco-
lare aurora sullo
sfondo del SPT.
[Keith Vanderlin-
de, National Scien-
ce Foundation]
1...,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27 29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,...48
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