l'Astrofilo marzo-aprile 2014 - page 34

GALASSIE
ASTROFILO
l’
molto caotico e non ci si aspetta che tra esse
ve ne possano essere un cospicuo numero ani-
mate da un moto comune. Invece in Andro-
meda II ci sono e sono tutte stelle molto
vecchie, parecchie delle quali hanno già rag-
giunto la fase di gigante rossa. L'attenzione
del team di Amorisco si è concentrata proprio
su queste ultime.
Una volta superate le difficoltà insite nel
dover escludere tutte le stelle di campo ap-
partenenti alla Via Lattea e quelle apparte-
nenti all'alone di M31, i ricercatori hanno
selezionato oltre 600 stelle della nana, e at-
traverso misure delle velocità radiali e delle
posizioni spaziali proiettate ne hanno indivi-
duate 134 con proprietà orbitali consistenti
con una corrente ben distinguibile dal conte-
sto in cui si inserisce. Va precisato che 134 non
è il numero totale delle stelle appartenenti
alla corrente, bensì un campione rappresen-
tativo di una popolazione molto più nume-
rosa. I risultati dell'analisi dimostrano che la
corrente stellare ha una forma ad anello
aperto, che copre un angolo di 270° lungo la
parte più esterna della struttura di Andro-
meda II, contribuendo per circa 1/10 alla lu-
minosità totale della galassia (che è di magni-
tudine apparente 13,5).
L'esistenza di quella corrente stellare sembra
spiegabile ammettendo che la galassia nana
sia il risultato della fusione di due galassie
nane più piccole, le cui componenti stellari
non si sono ancora completamente amalga-
mate. Ciò lascerebbe supporre che l'evento
sia avvenuto in un'epoca relativamente re-
cente, ma non è così. Si stima infatti che la
fusione abbia avuto luogo non meno di 3
miliardi di anni fa, e se una delle due nane
è ancora parzialmente distinguibile sotto
for-ma di corrente stellare è perché la dina-
mica della fusione collocò le stelle di cui è
composta su orbite presso-
ché circolari, che non avvici-
nandole mai al baricentro
della galassia le preservano
da forti perturbazioni gra-
vitazionali. Come dire che
una maggiore eccentricità
iniziale delle orbite di quel-
le stelle avrebbe oggi can-
cellato ogni residua traccia
della fusione. Quello di An-
dromeda II è l'esempio me-
no massiccio di merging fra
galassie e indica come quel
fenomeno possa avvenire su
un'ampia varietà di scala,
coinvolgendo anche le più
piccole galassie nane e con-
fermando che quel mecca-
nismo può essere alla base
di tutte le galassie oggi visi-
bili nell'universo.
n
Q
uesto dia-
gramma mo-
stra la galassia
nana Andromeda
II. Sono state evi-
denziate le posi-
zioni di alcune
stelle campione
appartenenti alla
corrente (punti
blu), le posizioni
di varie stelle di
controllo (punti
rossi) e la posi-
zione di alcune
stelle intruse (cer-
chi blu). Qui a si-
nistra, una mappa
che mostra M31
(al centro) e nu-
merose galassie
nane satelliti
poste entro la sua
influenza gravita-
zionale (cerchio
verde). La posi-
zione di Andro-
meda II è indicata
dalla freccia.
Come si può no-
tare è molto vi-
cina a M33. [N.
Amorisco et al.]
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