CORPI MINORI
ASTROFILO
l’
venuta nelle prime centinaia di milioni di
anni della sua esistenza. Secondo DeMeo e
Carrey, il loro scenario è compatibile con un
lento spostamento dell'orbita di Giove verso
quella di Marte e con un successivo sposta-
mento verso l'attuale posizione. I due ricer-
catori stimano che quel movimento può aver
scombussolato le orbite di almeno il 15%
degli asteroidi della fascia principale, trasfe-
rendoli su nuove traiettorie, o più interne o
più esterne, a seconda delle modalità di av-
vicinamento. Ciò sarebbe sufficiente a dar
conto dell'attuale situazione. Che cosa possa
aver innescato la migrazione è ancora og-
getto di dibattito, ma come già scrivevamo
sul numero di marzo del 2012 è probabile
che il nostro sistema solare, nel suo primo
mezzo miliardo di anni, ospitasse un quinto
pianeta gigante oltre a Giove, Saturno, Ura-
no e Nettuno. Quel pianeta sarebbe stato
espulso dal sistema dopo un'interazione
stretta con Giove, un episodio sicuramente
in grado di innescare la migrazione di que-
st'ultimo. I condizionali sono d'obbligo, ma
l'ipotesi è suffragata da indizi più concreti di
quelli che avvalorano altre ipotesi.
n
T
re diversi sce-
nari per la
migrazione di
Giove: nel primo
il pianeta penetra
in profondità nel
sistema solare in-
terno e distrugge
la fascia degli
asteroidi prima di
terminare la sua
corsa sul Sole; nel
secondo avviene
ciò che è acca-
duto nella relatà,
con Giove che si
limita a rimesco-
lare gli asteroidi;
nel terzo scenario
la migrazione
non avviene e la
fascia principale
degli asteroidi
mantiene il suo
gradiente origi-
nale. Gli astro-
nomi ritengono
che solo nel se-
condo caso sulla
Terra avrebbero
potuto svilup-
parsi condizioni
adatte alla com-
parsa della vita.
[NASA/ESA/A.
Feild, STScI]