l'Astrofilo marzo-aprile 2014 - page 31

EVOLUZIONE STELLARE
ASTROFILO
l’
che il Sole contiene una massa di ferro pa-
ragonabile a 1000 Terre, le eventuali tracce
di ferro presenti in SM0313 con superano
di molto la massa di Plutone. Gli astronomi
australiani hanno dunque scoperto una
stella virtualmente priva di ferro (in super-
ficie sicuramente non ne affiora e la super-
ficie rispecchia gli strati sottostanti) e
comparando le abbondanze di altri metalli
(essenzialmente carbonio, calcio e magne-
sio) con quelle previste dai modelli, hanno
concluso che gli elementi di cui quella stella
è costituita derivano da un unico progeni-
tore, con una massa originaria pari a circa
60 masse solari. L'assenza del ferro (se c'è
è in tracce) e la contemporanea relativa ab-
bondanza del carbonio (almeno 1000 volte
più abbondante del ferro), suggeriscono
uno scenario piuttosto preciso circa le mo-
dalità dell'esplosione del progenitore di
SM0313. In particolare, Keller e colleghi
hanno dedotto che l'evento non fu total-
mente distruttivo, ma piuttosto interessò
gli strati sovrastanti il nucleo e non anche
il nucleo stesso. Poiché la radiazione termo-
nucleare tende a spingere gli elementi sin-
tetizzati tanto più verso l'esterno quanto
più sono leggeri, il ferro tende a restare più
prossimo al nucleo. Se l’esplosione della su-
pernova non coinvolge le parti più centrali
della stella, va da sé che la
gran parte del ferro finisce
con l'alimentare il buco
nero che si forma conte-
stualmente all'esplosione,
buco nero che impedisce a
qualunque cosa (che non
l'abbia già fatto) di fug-
gire dal luogo del catastro-
fico evento. La scoperta di
SM0313 ha dunque per-
messo agli astronomi di
studiare per la prima volta
la chimica delle stelle pri-
mordiali e di stabilire che
le supernovae da essere
derivanti furono meno
energetiche di quanto si-
nora creduto, a meno che
non si voglia sostenere
che l'esplosione del pro-
genitore di SM0313 fu a-
nomala, cosa improbabile.
Il nuovo scenario che vie-
ne a delinearsi può avere
ripercussioni non trascura-
bili sulla nostra visione
dell'evoluzione chimica
del giovane universo.
Anche se, come conferma
Keller, non è possibile co-
noscere con assoluta pre-
cisione l'età di SM0313,
questa è sicuramente la
stella più vecchia dell'uni-
verso, almeno fino alla
prossima scoperta...
n
C
onfronto fra
lo spettro di
una tipica stella a
bassa metallicità
(sopra) e lo spet-
tro di SM 0313.
Già a prima vista
si nota una com-
plessiva bassa in-
tensità delle righe
e quindi scarsità
di metalli. Nel se-
condo spettro il
ferro è pratica-
mente assente.
[Anna Frebel]
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