LUNA
ASTROFILO
l’
Vista la possibilità di stampare anche strut-
ture di grandi dimensioni, a qualcuno è ve-
nuta l’originale idea di utilizzare grandi
stampanti 3D autosufficienti per realizzare
intere basi lunari. Detta così, sembra pura
fantascienza, ma se pensiamo che il primo
progetto serio in quella direzione nasce da
una partnership di alto profilo, che include
l’ESA, ovvero l’ente spaziale europeo, e la
Foster & Partners, una delle più importanti
realtà dell’archi-
tettura mondia-
le, ecco che la
cosa va presa sul
serio. Il consorzio
include fra gli al-
tri anche l’azien-
da italiana di inge-
gneria spaziale Alta
SpA (in collaborazio-
ne con la Scuola Su-
periore di Pisa) e la
Monolite UK Ltd.,
quest’ultima fornitri-
ce della stampante
D-Shape, utilizzata per realizzare i primi pro-
totipi con un materiale dalle proprietà affini
a quelle della regolite lunare.
Sarà infatti proprio la regolite la materia
prima da utilizzare per la stampa delle basi
lunari: è presente in grande quantità a
costo zero e basta setacciarla per avere il
giusto calibro senza impurità. Andranno
poi aggiunti appositi collanti e fissatori (i
progettisti indicano ossido di magnesio e
E
cco una normale
stampante 3D al-
l’opera. In questo caso
si tratta di un macchi-
nario da laboratorio
che costruisce un con-
tenitore a calice. Svin-
colando questo tipo di
stampanti dalla posta-
zione fissa è possibile
costruire interi edifici
sulla Luna. [L. Cantini]
U
no spaccato
del modellino
di base lunare rea-
lizzato nell’ambito
del progetto di
Foster & Partners.
Gli abitanti della
base vivrebbero
sostanzialmente
sotto terra, requi-
sito essenziale per
difendersi dalle
avversità dell’am-
biente. [ESA, Fo-
ster & Partners]