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LUNA
MARZO 2013
D
a sempre l’uomo creando manufatti
produce scarti. La lavorazione di
qualunque prodotto lascia infatti
per strada detriti, ritagli, polveri, imballi,
percolati e immondizia di vario genere, col
tutto che va a gravare sull’ambiente e sul
costo del prodotto finale. Questo tipo di
produzione viene detto “sottrattivo” ed è
difficile pensare a un processo che possa
definirsi “additivo” e che presupporrebbe
la mancanza pressoché totale di scarti, con
tutte le materie prime impiegate che con-
corrono alla formazione del prodotto. Uno
dei pochi esempi che viene spontaneo fare
è quello delle stampanti in 3D, che costrui-
scono un oggetto tridimensionale par-
tendo da un modello realizzato con un
apposito software. Attraverso vari tipi di
tecniche, le stampanti 3D sono in grado di
realizzare oggetti di qualunque forma, de-
positando “inchiostri solidi” su una molti-
tudine di strati sovrapposti. Potendo
utilizzare materie prime, collanti e fissatori
di vario genere, permettono di stampare
oggetti con diverse proprietà fisiche e mec-
caniche in un solo processo costruttivo, e
il tutto praticamente senza scarti, così
come una normale stampante da ufficio
non produce scarti stampando una pagina.
ASTROFILO
l’
I
n questa rappresentazione grafica, la base
lunare è già tutta stampata e sta per essere
ultimata la copertura delle ultime cupole.
[ESA, Foster & Partners]
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