MARTE
ASTROFILO
l’
n
polvere viene trasferita verso il primo di-
spositivo di analisi, CHIMRA (acronimo di
Collection and Handling for In-situ Martian
Rock Analysis). Per rendere più uniforme il
campione da analizzare, la polvere viene
fatta passare attraverso un setaccio vi-
brante, che esclude le particelle più grandi
di 150 micron (circa il doppio dello spessore
di un capello).
Una piccola parte
della polvere viene
preventivamente
utilizzata per il
“lavaggio” dei di-
spositivi di analisi,
per scongiurare la
remota eventua-
lità che al loro in-
terno sia penetra-
to prima del lancio
del materiale ter-
restre. L’intero pro-
cesso durerà pa-
recchi giorni, e per
i primi risultati uf-
ficiali serviranno
settimane se non
addi rittura mesi.
Ma vale la pena di
aspettare…
vere di roccia nel raccoglitore dal quale
viene poi avviata all’analisi avviene attra-
verso le scanalature della punta stessa,
soluzione che non funziona se il buco pra-
ticato non è abbastanza profondo e la ro-
tazione della punta abbastanza veloce.
Dopo essere risalita lungo le scanalature ed
essere entrata nella camera di raccolta, la
L
’operazione di
trapanatura
della roccia John
Klein è efficace-
mente illustrata
in questo breve
video. [NASA/
JPL-Caltech]
I
l team di Curio-
sity aveva pre-
selezionato
quattro diversi
target per le ope-
razioni di perfo-
razione. Dopo
una serie di
esami preliminari
effettuati con
vari strumenti in
dotazione al
rover si è optato
per il punto de-
nominato non a
caso “Drill” (tra-
pano). [NASA/
JPL-Caltech/MSSS]