MARTE
ASTROFILO
l’
minimo di esperienza
nella trapanatura di
laterizi. L’aspetto e il
comportamento di
quella polvere avreb-
be indicato ai respon-
sabili delle operazio-
ni se la struttura della
roccia era esattamen-
te quella prevista e se
poteva essere presen-
te una qualche trac-
cia di umidità. Una
polvere con la giusta
consistenza avrebbe inoltre
favorito il suo successivo
trasferimento verso i dispo-
sitivi di analisi, il Chemistry
and Mineralogy (CheMin)
instrument e il Sample Ana-
lysis at Mars (SAM) instru-
ment. Avendo l’esame vi-
suale della polvere dato
esio favorevole ed essendo
quindi la formazione John
Klein adatta allo scopo, è
stata finalmente program-
mata la prima trapanatu-
ra profonda di una roccia
marziana, operazione mai
tentata in precedenza e
considerata complessa qua-
si quanto l’atterraggio di
Curiosity sul pianeta rosso.
Non a caso il trapano era
stato precedentemente te-
stato su 20 diversi tipi di
rocce terrestri, nelle quali si
A
sinistra, la
Hazard-Avoi-
dance Camera
(Hazcam) del
rover Curiosity ri-
prende il braccio
robotico che si
appoggia sul ter-
reno con il tra-
pano pronto alla
perforazione.
Sono gli ultimi
test prima della
perforazione vera
e propria. [NASA/
JPL-Caltech]
L
a fase preparatoria
alla trapanatura
della roccia marziana
ha previsto anche il
solo uso della percus-
sione, senza rotazione
della punta. Ecco il ri-
sultato di quell’attività
su un terreno soffice,
ripreso con la Mars
Hand Lens Imager
(MAHLI) camera. [NASA
JPL-Caltech/MSSS]
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