l'Astrofilo febbraio 2012 - page 23

PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
Se l’idea di avere un se-
condo satellite è di per sé
affascinante, rimane pur
sempre un fioco puntino
di luce sul piano focale di
uno strumento professio-
nale, ben altra cosa ri-
spetto a ciò che si
vedrebbe in cielo se at-
torno alla Terra orbitasse una seconda luna
più vicina all’immaginario collettivo, quindi
molto più simile alla Luna, quella con la “L”
maiuscola. Due lune simili fra loro, almeno
nella forma, che si inseguono in cielo pro-
vocando più eclissi e occultazioni di quelle
che siamo abituati a vedere, sarebbero
un’accoppiata spettacolare. Ma una se-
conda luna non c’è. Non oggi. Ci sono però
buone ragioni per ritenere che in un lonta-
nissimo passato ci fosse eccome!
A quest’altra stupefacente conclusione
sono giunti Erik Asphaug (Università della
California, Santa Cruz) e Martin Jutzi (Uni-
versità di Berna), che in un articolo pubbli-
cato su
Nature
all’inizio dell’agosto scorso
hanno proposto un’originale spiegazione
alla spiccata dicotomia esistente fra l’emi-
sfero lunare rivolto permanentemente
verso la Terra e quello opposto: miliardi di
anni fa la Luna si è fusa con un secondo
grande satellite che orbitava attorno al no-
stro pianeta!
Quando all’inizio dell’era astronautica le
sonde lunari inviarono a terra le prime im-
magini della faccia nascosta del nostro sa-
tellite, i ricercatori iniziarono subito a chie-
dersi il perché di tanta differenza con l’emi-
sfero visibile: mentre quest’ultimo è ricco di
ampie spianate di lava solidificata (i cosid-
detti mari), quello “invisibile” è assai più
scabro e montagnoso. Il mistero si è poi in-
D
inamica dell’impatto
fra Luna1 e Luna2,
con la conseguente dif-
ferenziazione dei due
emisferi della prima.
Sulla destra una visione
post-impatto della distri-
buzione (un po’ esage-
rata) dei materiali negli
strati subsuperficiali. In
grigio il materiale appor-
tato da Luna2, in giallo
il magma ricco di KREEP
riversato nell’emisfero
opposto. In meno di 3
ore la fusione fra le due
lune era già completa.
[Martin Jutzi and Erik
Asphaug]
I
mmagine radar del NEO
2005 YU
55
, ottenuta il 7
novembre 2011, quando
l’oggetto si trovava a 1,38
milioni di km dalla Terra.
Si tratta di un oggetto po-
tenzialmente pericoloso,
con diametro di 300-400
metri. [NASA/JPL-Caltech]
1...,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22 24,25,26,27,28,29,30,31,32,33,...48
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