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FEBBRAIO 2012
STRUMENTI
ASTROFILO
l’
quindi un notevole passo avanti
che indica un upgrade nella ca-
tena di produzione, cosa sempre
positiva.
Ora il tradizionale alloggiamento
a cella (con viti, controviti e molle
di regolazione fine) dello specchio
lascia quest'ultimo pienamente a
vista anche nella parte posteriore,
una soluzione utile a termostatiz-
zare più rapidamente che in pre-
cedenza l'intero tubo ottico, di cui
lo specchio è di gran lunga la
massa più consistente. Anche lo
specchietto secondario ellittico è
stato inserito "a nudo", sebbene
in questo caso la ricerca di un più
quindi f/5, che ben lungi dal voler
abbandonare la ribalta, si è invece
recentemente rinnovato, miglio-
rando alcune sue parti in modo
sostanziale e non solo a livello di
dettagli complessivamente inin-
fluenti, come spesso accade un
po’ ovunque.
La prima importante novità del
Konusky 200 sta nello specchio
primario, non più sferico come
nella precedente versione, bensì
parabolico. A fronte di una mag-
giore difficoltà nella lavorazione,
dà il vantaggio di eliminare l'aber-
razione sferica (altrimenti elimina-
bile con uno spianatore di campo),
A
volte viene da chiedersi
perché siano ancora pre-
senti sul mercato telescopi
concettualmente risalenti agli anni
'70, con soluzioni progettuali che
sono rimaste per lo più invariate
dagli anni '80. Il motivo di ciò è
semplicissimo: piacciono al pub-
blico perché abbinano a presta-
zioni tutto sommato soddisfacenti
un prezzo a dir poco invitante. Del
resto, se gli astrofili non continuas-
sero ad acquistarli, nessuno li pro-
durrebbe e venderebbe più!
È il caso del Konusky 200, un ri-
flettore newtoniano di 200 mm di
diametro e 1000 mm di focale,