l'Astrofilo febbraio 2014 - page 32

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EVOLUZIONE STELLARE
ASTROFILO
l’
un numero relativamente ristretto di gi-
ganti blu (dei tipi spettrali O e B), con masse
di decine e a volte centinaia di volte supe-
riori a quella del Sole, la cui esistenza sem-
bra inspiegabile con i modelli accrescitivi
applicabili alle stelle più piccole. Inspiega-
bile essenzialmente per due motivi: il primo
è quello appena visto, nel senso che la pres-
sione della radiazione proveniente dalla
stella nascente o neonata dovrebbe spaz-
zare via le decine o centinaia di masse solari
enormi quantità di energia. Quel flusso
energetico si propaga in tutte le direzioni
attorno alla stella, ostacolando sempre più
efficacemente la caduta di altro gas. Poiché
la “scintilla” che dà il via alla nucleosintesi
scocca al raggiungimento di una massa che
varia entro un range piuttosto ristretto, ci si
dovrebbe aspettare che tutte le stelle (di
sequenza principale) abbiano masse dello
stesso ordine di grandezza. E così è per la
stragrande maggioranza di esse, ma esiste
S
opra, una sug-
gestiva imma-
gine di una parte
della schiera di
radiotelescopi
che forma ALMA,
lo strumento che
ha permesso di
confermare l’ipo-
tesi secondo la
quale la nascita
delle giganti blu
è legato ai campi
magnetici presen-
ti nelle nubi pro-
tostellari. [ESO]
A fianco viene il-
lustrato quanto
spazio occupe-
rebbe una gi-
gante blu se
fosse messa al
centro del si-
stema solare: la
stella inglobe-
rebbe anche l’or-
bita di Giove.
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