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MAGGIO-GIUGNO 2016
CRONACHE SPAZIALI
An-
drews, dell'Har-
vard-Smithsonian Center for
Astrophysics di Cambridge, Massa-
chusetts, primo autore dello studio.
“Le nuove immagini di ALMA mo-
strano il disco con un dettaglio senza
precedenti e rivelano una serie di
brillanti anelli polverosi concentrici e
di lacune oscure, le quali includono
intriganti strutture che possono indi-
care che un pianeta con un'orbita si-
mile a quella della Terra si sta for-
mando.”
Altre evidenti lacune che ap-
paiono nelle nuove immagini sono si-
tuate a 3 miliardi e a 6 miliardi di km
dalla stella centrale, distanze parago-
nabili a quelle medie di Urano e Plu-
tone dal Sole. Anche quelle sono pro-
babilmente il risultato
di planetesimi che convergono a
formare pianeti, che poi ripuliscono
le loro orbite dalle polveri e dai gas,
e confinano il materiale rimanente in
fasce ben definite.
Per le nuove osservazioni di TW Hy-
drae, gli astronomi hanno ripreso la
debole emissione radio dei grani di
polvere con dimensioni attorno al
millimetro, rivelando dettagli para-
gonabili alla distanza Terra-Sole
(quasi 150 milioni di km). Tali osser-
vazioni dettagliate sono state rese
possibili dalla configurazione su
lunga base ad alta risoluzione di
ALMA. Quando le parabole di ALMA
sono alla loro massima separazione,
quindi distanti fino a 15 km, lo stru-
mento è in grado di risolvere i detta-
gli più fini.
“Questa è l'immagine a
S
ullo sfondo, immagine di ALMA
del disco di formazione planetaria
che circonda la giovane stella di tipo
solare TW Hydrae. Nel riquadro, in-
grandimento della lacuna più vicina
alla stella, che si trova alla medesima
distanza della Terra dal Sole, cosa che
suggerisce che una versione “embrio-
nale” del nostro pianeta potrebbe
emergere dalle polveri e dal gas. Le
altre strutture concentriche brillanti e
oscure rappresentano altre regioni di
formazione planetaria più lontane nel
disco. [S. Andrews (Harvard-Smithso-
nian CfA), ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)]
n
ASTROFILO
l’
più elevata risoluzione spaziale di
sempre di un disco protoplanetario
fornita da ALMA, e non sarà facile
superarla in futuro!”
ha detto An-
drews. (La risoluzione angolare delle
immagini di HL Tauri erano parago-
nabili a queste nuove osservazioni,
ma poiché TWHydrae è molto più vi-
cina alla Terra, possono essere scorti
dettagli più fini.)
“TW Hydrae è piuttosto speciale. Il
suo disco protoplanetario è il più vi-
cino alla Terra e può somigliare da vi-
cino al sistema solare quando aveva
solo 10 milioni di anni”
, ha aggiunto
il co-autore David Wilner, anch'egli
dell'Harvard-Smithsonian Center for
Astrophysics. Precedenti osservazio-
ni con ALMA di un altro sistema, HL
Tauri, avevano dimostrato che anche
i dischi protoplanetari più giovani
(vecchi di appena 1 milione di anni)
possono mostrare quelle tracce di
formazione planetaria. Studiando il
più vecchio disco di TW Hydrae, gli
astronomi sperano di capire più a
fondo l'evoluzione del nostro stesso
pianeta e le prospettive di sistemi si-
mili nella Via Lattea. Gli astronomi
vogliono ora scoprire quanto sono
comuni quei tipi di strutture nei di-
schi attorno ad altre giovani stelle e
come potrebbero cambiare con il
tempo o l'ambiente.