l'Astrofilo gennaio-febbraio 2015 - page 15

ASTROFILO
l’
La mattina di quel giorno, alle ore 9:20 della
California, lo SpaceShipTwo decolla aggan-
ciato alla sua “nave madre”, la WhiteKni-
ghtTwo, un aeromobile quadrimotore molto
particolare, a doppia fusoliera, il cui compito
è appunto quello di trasportare lo spazio-
plano ad alta quota,
prima di sganciarlo af-
finché possa poi prose-
guire il viaggio con i
propri mezzi.
Alle 10:10 vengono
raggiunti i 13700 me-
tri di altezza e lì Space-
ShipTwo si separa dal
suo vettore. I piani di
volo prevedevano l'ac-
censione del potente
motore a razzo, un'o-
perazione già attuata
con successo in tre pre-
cedenti occasioni, men-
tre in tutte le altre mis-
sioni (35 in totale) lo spazioplano era rima-
sto agganciato a WhiteKnightTwo oppure
era semplicemente sceso come un aliante.
L'unica differenza rispetto alle precedenti
accensioni in volo del motore consisteva nel-
l'utilizzo di un nuovo combustibile termopla-
stico a base poliammi-
dica (qualcosa di simile
al nylon), mentre in
passato Scaled e Virgin
Galactic si erano affi-
date a un diverso in-
grediente a base gom-
mosa noto come HTPB,
una sostanza simile a
quella impiegata nella
fabbricazione degli
pneumatici e regolar-
mente utilizzata dalle
agenzie spaziali nelle
miscele dei combusti-
bili per razzi vettori.
Pochi secondi dopo il
dall’abitacolo e a
salvarsi col para-
cadute. Al contra-
rio, l’altro pilota,
Michael Alsbury
(nella foto a de-
stra), rimane in-
trappolato all’in-
terno della cabi-
na di pilotaggio
e precipita al
suolo. [photo
Reuters/AP/Ken-
neth Brown, Vir-
gin Galactic]
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