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SETTEMBRE-OTTOBRE 2015
CRONACHE SPAZIALI
(ma caldissima e densissima) na-
na bianca, che si raffredderà len-
tamente per miliardi di anni. Il
Sole produrrà una nebulosa pla-
netaria tra parecchi miliardi di
anni e successivamente trascor-
rerà l’epoca del suo crepuscolo
come nana bianca. Le nebulose
planetarie giocano un ruolo cru-
ciale nell'arricchimento chimico e
nell'evoluzione dell'universo. Ele-
menti come il carbonio e l'azoto,
così come altri elementi più pe-
santi, vengono creati in quelle
stelle e restituiti al mezzo inter-
stellare. Attraverso questo mate-
riale possono formarsi nuove stel-
le, pianeti e infine la vita. Di qui la
famosa frase dell'astronomo Carl
Sagan:
“Siamo fatti di materia
stellare”
. L'immagine qui presenta-
ta proviene dall'ESO Cosmic Gems
programme, un'iniziativa volta al-
la produzione di immagini di og-
getti interessanti, intriganti o visi-
vamente attraenti, utilizzando i
telescopi dell'ESO a fini di istru-
zione e di sensibilizzazione del
pubblico. Il programma fa uso di
tempo telescopio che non può es-
sere utilizzato per tipiche osserva-
zioni scientifiche. Tutti i dati rac-
colti hanno comunque un valore
scientifico e sono resi disponibili
agli astronomi attraverso l’archi-
vio scientifico dell'ESO.
ASTROFILO
l’
Q
uesta straordinaria bolla,
che splende come il fan-
tasma di una stella nel buio
inquietante dello spazio, può
apparire sovrannaturale e
misteriosa, ma è un oggetto
astronomico familiare: una
nebulosa planetaria, i resti di
una stella morente. È questa
la migliore veduta del poco
conosciuto oggetto ESO 378-
1 finora ottenuta, ed è stata
prodotta con il Very Large
Telescope dell'ESO. [ESO]
n
costante. Questa ionizzazione fa sì che
lo spettrale guscio di gas in espansione
inizi a splendere di colori vivaci.
Dopo che la nebulosa planetaria si è
dissolta, il residuo stellare brucerà per
altri miliardi di anni prima di consu-
mare tutto il suo combustibile rima-
nente. Poi diventerà una minuscola