PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
sistema stella-pianeta è corretta, lo stadio
evolutivo raggiunto da KIC 8311864 ha pro-
babilmente già innescato sul pianeta un ef-
fetto serra fuori controllo, che i ricercatori
stimano possa essere in atto da circa 800 mi-
lioni di anni. Inoltre, la distanza della stella
non è nota con assoluta precisione (la cono-
sceremo meglio entro 1-2 anni grazie al te-
lescopio spaziale Gaia) e l'astro potrebbe
anche essere più distante di quanto finora
stimato, e in tal caso il pianeta, già collocato
nella classe delle superTerre, potrebbe es-
sere ancora più grande e appartenere con
certezza alla classe dei miniNettuno. (In un
rigoroso articolo pubblicato in marzo su
The
Astrophysical Journal
, Leslie Rogers, del Cal-
tech, colloca il confine fra superTerre e mi-
niNettuno proprio a 1,6 masse solari.)
Insomma, Kepler-452b sembra non essere
affatto un gemello della Terra e anche l'ap-
pellativo di “cugino anziano” parrebbe es-
sere inadeguato.
Le probabilità di trovare qualcosa di molto
più somigliante nel database di Kepler sono
comunque ancora abbondanti, visto che
sono già al vaglio dei ricercatori altri 65 can-
didati pianeti con diametri fra una e due
volte quello del nostro pianeta, tutti orbi-
tanti nelle zone abitabili delle loro stelle. Se
nemmeno fra di essi sarà riconosciuta una
nuova Terra, dovremo attendere le future
osservazioni di due nuovi telescopi spaziali
della NASA, già in avanzato stato di realiz-
zazione, il Transiting Exoplanet Survey Sa-
tellite e il James Webb Space Telescope, il
cui lancio è previsto nel 2017 e 2018. As-
sieme scopriranno pianeti di
taglia terrestre anche a di-
stanze relativamente brevi
dal nostro, forniranno infor-
mazioni dirette sulle loro di-
mensioni, masse e atmosfe-
re, sui loro colori, sulle varia-
zioni stagionali, sul meteo e
anche sulla potenziale pre-
senza di vegetazione.
Ad oggi abbiamo evidenze
di circa 5000 pianeti, 1500
dei quali sono già stati con-
fermati. La quasi totalità di
essi è stata scoperta con il
solo metodo dei transiti in
un angolino di cielo che rap-
presenta lo 0,28% di tutta la
volta celeste. Possiamo ap-
pena immaginare quanti sia-
no i pianeti non transitanti
e quanti ve ne siano com-
plessivamente nel restante
99,72% del cielo.
C
urva di luce di
KIC 8311864
nelle 60 ore cen-
trate (fase 0) sui
4 transiti di Ke-
pler-425b, di 10,5
ore l’uno. I punti
neri sono le osser-
vazioni fotometri-
che di Kepler, i di-
schetti azzurri so-
no valori mediati.
La moderata di-
spersione può es-
sere imputabile al-
l’attività fotosfe-
rica. [Jenkins et al.]
Sotto, nel primo
semestre 2015 si è
avuto un note-
vole aumento di
nuovi candidati
pianeti (punti
gialli) nel data-
base di Kepler,
grazie all’introdu-
zione di una
nuova procedura
di analisi. [NASA
Ames/W. Stenzel]
n