PLANETOLOGIA
ASTROFILO
l’
secondari nella curva di
luce. Al termine di tutte le
verifiche, il team di Jenkins
ha concluso che esiste solo
1 probabilità su 424 che
quel segnale non sia gene-
rato dal transito di Kepler-
452b, quindi il pianeta e-
siste realmente. Il fatto che
non produca effetti sulla
velocità radiale della sua
stella ci fornisce un limite
superiore per il valore della
sua massa (oltre il quale
produrrebbe effetti rileva-
bili con gli attuali stru-
menti). Invece, il diametro
calcolato per il pianeta e
ragionevoli considerazioni
teoriche forniscono un li-
mite inferiore di quel va-
lore. I due estremi sono 7 e
3 masse terrestri, pertan-
to non ci troviamo esatta-
mente di fronte a un ge-
mello del nostro pianeta.
Nel migliore dei casi la gra-
vità sarebbe doppia ri-
spetto a quella che ci tiene
incollati al suolo e, secondo
gli specialisti, ciò comporta
un'atmosfera sensibilmente
più spessa della nostra,
forse alimentata da intense
eruzioni vulcaniche. Su que-
st'ultimo punto ci sarebbe
in realtà da discutere, in
quanto con i dati a disposi-
zione non abbiamo la cer-
tezza che Kepler-452b sia
dotato di una superficie
rocciosa, scenario che dal
team di Jenkins viene dato
probabile al 49-62%. Per
completezza, ci sarebbe anche da dire che
senza un intervento di Kepler-452b nella ve-
locità radiale di KIC 8311864 non è possibile
conoscere l'eccentricità dell'orbita planeta-
ria e quindi nemmeno la sua forma esatta.
Questo a sua volta ha riflessi sulla effettiva
permanenza del pianeta all'interno della
zona abitabile, sia nel breve periodo (ciclo
I ricercatori hanno pertanto dovuto iniziare
con l'escludere tutti i possibili scenari alter-
nativi: stelle binarie a eclisse poste lungo la
linea visuale; una debole stella compagna
transitata da un grosso pianeta; il transito
di una compagna nana bianca o l'occulta-
zione di una nana bruna, collocate su orbite
con proprietà tali da non provocare minimi
modelli matema-
tici, corpi di quelle
dimensioni hanno
non più del 40%
di probabilità di
possedere una su-
perficie rocciosa.
[NASA Ames/JPL-
Caltech/T. Pyle]