SETTEMBRE-OTTOBRE 2015
ASTROFILO
l’
rifornito da pro-
cessi geologici,
probabilmente di
tipo criovulcanico,
ipotesi sostenuta
da tempo da Alan
Stern, Principal In-
vestigator della
missione New Ho-
rizons.
Ma torniamo alle
immagini ad alta
risoluzione della superficie planetaria prese
da LORRI durante il flyby. Fra le conforma-
zioni che più hanno attratto l'attenzione dei
ricercatori ci sono dei territori pianeggianti
che si estendono verso il lobo sinistro del
“cuore” (denominato informalmente “Tom-
baugh Regio”, in onore di Clyde Tombaugh,
scopritore di Plutone nel 1930), territori che
appaiono frazionati in poligoni irregolari
(simili per forme a quelli già osservati nel-
l'emisfero opposto, ma in scala ridotta),
estesi in media poche decine di chilometri.
I confini fra poligoni si presentano come
strette e profon-
de depressioni,
alcune delle qua-
li ospitano detriti
di tonalità scura e
in alcuni casi vere
e proprie file di
colline che sem-
brano elevarsi al
di sopra dei po-
ligoni stessi. Le
prime ipotesi di
lavoro sulla nascita dei poligoni li vogliono
essere o il risultato della contrazione di ma-
teriali ghiacciati superficiali (come quando
si secca il fango), oppure il prodotto di moti
convettivi in uno strato di ghiaccio superfi-
ciale ricco di monossido di carbonio, me-
tano e azoto, che proprio per la sua compo-
sizione riesce a mantenersi relativamente
fluido anche alla temperatura di -234°C mi-
surata alla superficie.
Nei primi giorni dopo il flyby si sono rese di-
sponibili anche buone immagini (a colori
forzati) dei satelliti Nix e Hydra, che hanno
S
opra, mappa
provvisoria di
Caronte. A sini-
stra, il sistema sa-
tellitare di Pluto-
ne fotografato da
New Horizons il
26 giugno, da
21,5 milioni di km
di distanza. Alla
pagina seguente,
le migliori imma-
gini disponibili di
Nix e Hydra. [NA-
SA/Johns Hopkins
University Appli-
ed Physics Labo-
ratory/Southwest
Research Institute]